Pagare con carta da telefono è sempre piùimmediato, +67,2% a Enna

Enna conquista il nono posto nazionale nella classifica dei pagamenti digitali con una crescita del 67,2% nei primi otto mesi del 2025. Il dato di SumUp posiziona la provincia siciliana davanti a Treviso, dimostrando come anche i centri dell’entroterra stiano guidando la rivoluzione cashless. La trasformazione più evidente si registra nella fascia 6-10 del mattino (+44%), quando il tradizionale caffè al banco diventa sempre più spesso una transazione digitale.

Il Sud guida la trasformazione digitale

Il risultato ennese si inserisce in un contesto siciliano particolarmente dinamico. L’isola piazza tre province nella top five nazionale: oltre a Enna, Palermo occupa il terzo posto (+90,2%) e Ragusa il quarto (+89,2%). Gli esercenti locali hanno investito massicciamente in terminali POS e sistemi contactless, trasformando bar e caffetterie in avamposti della digitalizzazione. Il fenomeno ha coinvolto anche le attività più tradizionali, dalle tabaccherie ai negozi di vicinato, creando un ecosistema commerciale completamente rinnovato nelle modalità di pagamento.

Oltre a questo, otto delle prime dieci posizioni appartengono a province meridionali e insulari. Campobasso domina con +167,9%, seguita da Catanzaro, mentre completano la top ten Sassari, Vibo Valentia e Oristano. 

L’effetto recupero spiega in parte questi numeri: partendo da basi più contenute, il Mezzogiorno registra incrementi percentuali superiori. Il settore della ristorazione veloce ha fatto da traino con un incremento nazionale del 42%, spingendo gli esercenti a dotarsi rapidamente di strumenti tecnologici avanzati per soddisfare una clientela sempre più orientata verso soluzioni di pagamento innovative.

Come funziona pagare con carta da telefono

Gli investimenti tecnologici degli esercenti siciliani si concentrano principalmente sui sistemi NFC, che permettono di completare transazioni semplicemente avvicinando lo smartphone al terminale POS. Pagare con carta da telefono elimina tempi di attesa e code, fattore cruciale nelle ore di punta mattutine, oltre a eliminare la necessità di portare con sé il portafoglio fisico.

Le principali tecnologie disponibili per i pagamenti mobili, oltre ai sistemi NFC, includono:

  • Wallet digitali: applicazioni che memorizzano in sicurezza le informazioni delle carte di pagamento.
  • Apple Pay: sistema di pagamento mobile sviluppato da Apple per dispositivi iOS.
  • Google Pay: piattaforma di pagamento digitale di Google per dispositivi Android.
  • Samsung Pay: soluzione di pagamento mobile per dispositivi Samsung.
  • App bancarie: applicazioni delle banche che integrano funzioni di pagamento mobile.
  • QR code: che permettono pagamenti tramite scansione.

I vantaggi per commercianti e consumatori sono evidenti: maggiore velocità nelle transazioni, riduzione dei tempi di attesa, tracciabilità completa e maggiore sicurezza rispetto al contante. Per gli esercenti, comportano anche una migliore gestione della contabilità e una riduzione dei rischi legati alla manipolazione del denaro contante.

Sicurezza e innovazione nei settori digitali

La diffusione capillare dei pagamenti mobili ha reso necessario un salto di qualità negli standard di sicurezza. I commercianti che hanno adottato questi sistemi si affidano a tecnologie sviluppate inizialmente per settori ad alto rischio, come quello dell’intrattenimento digitale e delle piattaforme di gioco online autorizzate dall’ADM.

In questo contesto, ad esempio nei casinò Apple Pay, sono stati implementati sistemi di autenticazione a più fattori e crittografia avanzata, che consentono depositi rapidi e sicuri. Le stesse soluzioni, grazie a un naturale effetto a cascata, si sono estese al commercio tradizionale: oggi proteggono ogni transazione contactless, rendendo un pagamento al bar della provincia sicuro quanto un’operazione bancaria.

Il panorama nazionale dei pagamenti digitali

Nel panorama nazionale, l’Italia ha registrato nel 2023 una crescita complessiva del +35,5% nei pagamenti digitali, confermando un trend che attraversa tutto il territorio nazionale. Parallelamente, si è verificata una diminuzione dell’8,1% del valore medio degli scontrini cashless, che sono passati da 40,3 euro a 37 euro, indicando una maggiore diffusione dei pagamenti elettronici anche per piccoli importi. Questo fenomeno dimostra come la digitalizzazione abbia superato le barriere psicologiche legate all’utilizzo delle carte per micropagamenti.

L’analisi delle principali città italiane rivela interessanti dinamiche territoriali: Bari si posiziona come la città più dinamica con un incremento del +60,4%, seguita da Bologna e Cagliari. Interessante notare come le città del Sud Italia occupino posizioni di vertice, ribaltando i tradizionali stereotipi sulla digitalizzazione del Mezzogiorno. Milano, nonostante sia considerata la capitale economica del Paese, si colloca solo al quinto posto con un +34,5%.

L’impatto della digitalizzazione sul tessuto commerciale

La crescita esponenziale dei pagamenti digitali ha generato così trasformazioni profonde nel tessuto commerciale italiano, modificando non solo le modalità transazionali ma anche le strategie di business degli esercenti. L’adozione di sistemi di pagamento elettronici ha permesso ai commercianti di accedere a nuove forme di analisi dei dati, migliorando la comprensione dei comportamenti d’acquisto e ottimizzando l’offerta commerciale. Questo fenomeno è particolarmente evidente nel settore della ristorazione veloce, dove la digitalizzazione ha accelerato i tempi di servizio e migliorato l’esperienza cliente.

Questo processo di modernizzazione ha coinvolto non solo i settori tradizionalmente più innovativi, ma anche attività commerciali storicamente legate all’utilizzo del contante, come piccoli bar, tabaccherie e edicole.