Caro acqua, i dubbi di Asso Consum sulla riduzione dei costi con il fotovoltaico
Enna-Cronaca - 02/10/2025
Il fotovoltaico, da solo, non risolverà i problemi legati al costo dell’acqua per gli utenti ennesi, che pagano il servizio tra i più cari in Italia. E’ la conclusione a cui è arrivato Pippo Bruno, presidente di Assoconsumatori Enna, al termine dell’incontro svoltosi al Teatro Garibaldi di Piazza Armerina.
L’incontro organizzato dal presidente dell’Ati
Un evento organizzato dal presidente dell’Ati idrico, Nino Cammarata, per presentare lo studio, commissionato al Politecnico di Milano, sull’utilizzo dell’energia solare sulla rete idrica che, secondo gli studiosi, dovrebbe incidere nella riduzione dei costi energetici e contestualmente di quelli dei consumatori.
Al dibattito hanno preso parte Maurizio Delfanti (Politecnico di Milano), Fabio Fatuzzo (Commissario unico per la depurazione), Alessandro Rinaldi (Dirigente Iren); Mario Rosario Mazzola (Università degli studi Palermo); i sindaci dell’Ati mentre le conclusioni sono state dell’Assessore regionale dell’Energia e dei Servizi Francesco Colianni.
L’analisi di Pippo Bruno
Il presidente di Assoconsumatori conviene che l’utilizzo dell’energia sarà “importante nelle strutture funzionali alla gestione del servizio idrico” anche in vista “dei cambiamenti climatici”, per cui si dovranno “affrontare giustamente queste nuove prospettive in un crescente calo del trend demografico che investe le zone interne”.
Fatta questa premessa, Bruno afferma che “ci saremmo aspettati varie soluzioni oltre al fotovoltaico di cui ha poi accennato l’assessore regionale Colianni. Il dubbio che ci assale è che si voglia spingere su finanziamenti e quindi lavori che vengono svolti dal gestore che non sempre ha dimostrato di essere rispettoso del diritto e della legalità”.
Le critiche ad AcquaEnna
Insomma, Bruno non si fida del gestore idrico e nella sua analisi, rispolvera la storia dell’affidamento del servizio, prima assegnato “al RTI Di Vincenzo che poi fu dichiarato vincitore provvisorio avendo fatto l’offerta più vantaggiosa”.
Il presidente di Assoconsumatori solleva dubbi su quel che accade dopo con l’assegnazione all’Agac, “oggi, Acquaenna, pur essendo la proposta meno vantaggiosa per l’utenza”.
La società mista
Bruno ha ricordato le perplessità dell’assessore Colianni sulla qualità del servizio, peraltro espresse nella trasmissione Talk Sicilia, riproposta da ViviEnna, e prospettato quella che sarebbe potuta essere la soluzione migliore. “Sarebbe stata più logica – spiega Bruno – una compartecipazione pubblico-privato con il 51 % in mano pubblico, da questi errori scaturisce la necessità di riformare il settore a livello regionale viste anche le attuali manchevolezze che si cerca di riportare nell’alveo della normalità”.