Lavori alla Panoramica fermi per un cavillo burocratico

Solo un banale cavillo burocratico sta impedendo la ripresa dei lavori per la ricostruzione del ponte che collega la S.P. n. 28 alla parte alta della città di Enna. Il promesso e programmato finanziamento regionale aggiuntivo pari a 2,5 milioni di euro non viene ancora sbloccato per un incredibile rimbalzo di responsabilità tra il dipartimento regionale alle Infrastrutture e quello della Protezione Civile.

I lavori

I lavori sarebbero dovuti iniziare nel mese di settembre ma c’è chi è pronto a scommettere che l’anno in corso è quello giusto. Due sono infatti i fattori che spingono verso una prospettiva ottimistica della vicenda. Il primo fattore è rappresentato dalla presenza attiva di una figura politica ai vertici dell’ente intermedio, il Presidente del Libero consorzio comunale di Enna Piero Capizzi.

L’altro fattore è rappresentato dall’ultima nomina del Responsabile Unico del Procedimento (RUP) nella persona di Salvatore Raganose, funzionario tecnico di lunga esperienza e profondo conoscitore delle dinamiche interne al governo degli enti locali.

La copertura alla perizia di variante

In tale contesto, il movimento di mezzi meccanici all’ingresso del cantiere non ci è sfuggito e l’impresa incaricata sembra dotata del giusto spirito di collaborazione. Voci di corridoio evidenziano la volontà politica di anticipare, all’occorrenza, le somme necessarie per dare copertura alla perizia di variante, attingendo all’avanzo di amministrazione che sarà quantificato e liberato in occasione del prossimo Consiglio consortile convocato per il 15 ottobre. Il tutto, in attesa che alla Regione si svegli chi di dovere per uscire fuori dal limbo burocratico, anche con il gradito interessamento dei nostri rappresentanti regionali, i parlamentari Luisa Lantieri e Fabio Venezia e l’assessore regionale, Francesco Colianni.