Verso il voto, Draià ai giovani, “costruiamo il futuro insieme”, Bruno la accusa di poltronismo

Botta e risposta tra la sindaca di Valguarnera Francesca Draià e il consigliere di opposizione Angelo Bruno, probabili competitor per le prossime elezioni amministrative di primavera.

Le ambizioni di Draià e Bruno

Probabili, perché per la sindaca occorre che venga approvato dall’assemblea regionale il 3^ mandato. Cosa ce non è affatto scontata, anche se lei ci spera tanto.  Bruno invece, nell’altro campo, appare sempre di più in pole position per la corsa a sindaco, al momento altre candidature pare siano state congelate o meglio ancora passate in secondo piano.

La sindaca lancia un appello ai giovani

Il tema caldo questa volta, divisivo tra i due ed affrontato dalla sindaca attraverso i social, è il mancato coinvolgimento dei giovani nella vita politica ed amministrativa del Comune. Lei vorrebbe costruire per il futuro una nuova classe dirigente, ma non è compito facile, perché le nuove leve, tranne casi isolati, sono fortemente delusi e demotivati dalla politica. E quindi per convincerli fa loro un appello: “Fermatevi un attimo e leggetemi- dice con tono accorato-. Non parlo di politica fine a sé stessa, parlo di costruire davvero il futuro del nostro paese, insieme. Chi vuole dare una mano, con idee o semplicemente con tempo da dedicare al bene comune, sappia che le porte del Comune sono sempre aperte. L’ha già fatto il nostro assessore appena nominato, entrando in giunta senza percepire indennità. Lo sta facendo il comandante della Polizia Municipale, lavorando gratis, per amore del paese. C’è sempre chi ama criticare o trovare il pelo nell’uovo. Noi no. Noi agiamo con i fatti, non con le chiacchiere. Già qualche giovane e non solo si è unito a noi, a prescindere dal ruolo, pronto a dare un contributo concreto per migliorare il nostro paese. In questi anni tante cose sono state fatte: abbiamo portato un nuovo modo di fare politica. Ora dobbiamo costruire una nuova classe politica, e io voglio farlo accanto a voi. Il Comune è la casa di tutti. Scrivetemi, passate a trovarmi, parliamone. Valguarnera è di chi ci crede, di chi ci mette cuore e mani. Io ci sono, sempre. Vi aspetto”.

Bruno, “a lei interessa la poltrona”

Non si fa attendere la replica piccata di Bruno che punge la sindaca, accusandola di poltronismo.  “Valguarnera è di tutti- controbatte-. Una comunità non è soltanto una bella parola per nascondere la bramosia di continuare a mantenere un potere, un ruolo o una poltrona. Chi ha seminato divisione non può oggi presentarsi come artefice di unità. Chi ha alzato muri, escluso voci, alimentato conflitti, non ha credibilità per parlare di comunità. L’unità non si improvvisa- dice Bruno- si costruisce con coerenza, con sacrificio, con rispetto, e soprattutto con la presenza, quando serviva davvero, anche a scapito della propria stessa opinione se la stessa non è in linea con l’intera collettività. Per lei magicamente il famoso: o con me o contro di me è scomparso! Peccato che quando si trattava di ascoltarla, più di metà non venivano nemmeno considerati, compresi i giovani che oggi si cerca di esporre come trofei. Ora che si avvicinano certe scadenze, le elezioni per intenderci, riscopriamo l’unità; strano vero?”

E conclude: “Se davvero la città fosse stata di tutti, magari l’avremmo vista anche nei fatti, non solo nei post. Stare accanto alla comunità significa partecipare attivamente alla vita della stessa. Si tratta di un impegno a collaborare, ascoltare, condividere e sostenersi a vicenda, anche con chi ha idee diverse.” Insomma, la campagna elettorale sui social, anche se non a pieno regime, è già iniziata.