I carusi delle miniere di zolfo, il romanzo di Tania Anastasi ambientato a Valguarnera

Si chiama Carusi di miniera il libro di Tania Anastasi che parla dello sfruttamento minorile avvenuto in Sicilia durante l’epoca dello zolfo ma i fari sono accesi anche sull’attuale condizione dei bambini vittime dello sfruttamento in altri Paesi.

Ambientato a Valguarnera

Il romanzo è ambientato in una Valguarnera dei primi del ‘900 e narra in forma romanzata, ma basandosi su fonti storiche , proprio di come la povertà di allora costringeva le famiglie a vendere i propri figli per farli lavorare in quell’inferno delle miniere.

Un bambino sacrificato dalla famiglia sull’orlo della povertà

Nel romanzo il caruso è Fano che, con la formula del soccorso morto, verrà ceduto dalla madre Maria a un usuraio, costretta da una serie di eventi che avevano portato la famiglia sull’orlo della povertà. Il caruso andrà a lavorare in una miniera di zolfo e tra fatica e a violenze varie, si aggiungerà agli altri carusi lì presenti, già deformati per il lavoro non adatto al loro piccolo fisico .

La missione della madre per salvare il figlio

La madre cercherà in tutti i modi di liberarlo da quella forma di schiavitù, ma da sola non riesce. Una donna del paese di nome Pippa, che conosce la situazione che ha portato la madre a vendere il figlio, deciderà di aiutarla, ma dovrà rivolgersi a un fantasma del proprio passato.

Il romanzo ha una parte dedicata anche alla storia moderna, infatti nelle ultime pagine mantiene alta l’attenzione del lettore sul fatto che lo sfruttamento di cui si narra nel libro si è semplicemente spostato in altri luoghi del mondo, dove ancora oggi i bambini vengono utilizzati per estrarre il Coltan, il Cobalto e la Mica. Nei capitoli del romanzo vi sono proverbi e preghiere dell’antica tradizioni siciliana, il resto della storia è scritta in italiano. 

In occasione dell’evento culturale “Un Macello di libri” che si svolge a Paternò nella sede dell’ex macello di via Fonte Maimonide,  giorno 25 ottobre ci sarà la presentazione di “Carusi di miniera”.