Il futuro delle Aree interne, un nuovo modello per rilanciare il territorio ennese
Enna-Cronaca - 26/10/2025
Si è parlato di aree interne alla Scuola Politica del Centro Studi Med-Mez ma, soprattutto, di innovazione istituzionale. A relazionare è stato Massimo Greco, esperto dell’Associazione siciliana enti locali che non ha risparmiato nulla sulle reali difficoltà in cui versano i nostri territori anche a causa di un legislatore che ha mostrato il suo lato più schizofrenico, sostituendo un arcipelago di pubblici poteri alle tradizionali autonomie locali.
Il dibattito
Per Massimo Greco, l’alternativa alla programmata fusione dei piccoli Comuni è rappresentata dall’assorbimento di tale arcipelago all’interno del Libero Consorzio comunale che, concepito quale “Casa dei Comuni”, sperimenterà le “mini conferenze di servizi” regolate da singoli “accordi di programma” in cui si distribuiranno competenze, servizi e responsabilità di governo locale all’insegna della solidarietà diffusa.
La paralisi normativa
Le proposte di Massimo Greco, accolte da mirati ed interessati interventi dei discenti, sono state recepite dal Presidente del Libero Consorzio comunale di Enna Piero Capizzi che si è impegnato a fare quanto nelle sue prerogative per sperimentare il proposto modello di governance. Capizzi ha però tenuto a sottolineare la difficoltà di trovare sponda in un legislatore regionale sempre più preda di incrociati interessi politici e poco attento a dotare i territori della strumentazione ordinamentale più adeguata per rispondere alla sfida delle aree interne.
Il primo “laboratorio”
Il dibattito si è concluso con l’intervento del Presidente del Centro Studi Paolo Garofalo che ha sottolineato l’esigenza di sperimentare il modello cominciando dai limitrofi Comuni di Enna, Calascibetta e Villarosa i cui Sindaci potranno incontrarsi nei prossimi giorni per approntare un preliminare ragionamento.