L’inchiesta sulla corruzione nella sanità, i summit a casa di Cuffaro per le Rsa a Enna
Enna-Cronaca - 08/11/2025
Uno degli interessi manifestati dal sistema Cuffaro, almeno secondo quanto prospettato dalla Procura di Palermo, sarebbero state le Rsa. L’ex presidente della Regione, leader della Dc, avrebbe individuato il territorio ennese per questo affare che poi avrebbe declinato in consenso politico, stando alla tesi dei pm. E per farlo avrebbe parlato con un imprenditore, “soggetto vicino a Cuffaro” scrivono gli inquirenti. Un legame rafforzato dalla fatto che il figlio dell’ imprenditore, non indagato nella vicenda, sarebbe socio di azienda specializzata in questo settore insieme ad una parente del leader dello Scudo crociato.
I summit
L’imprenditore sarebbe stato intercettato nella casa di Cuffaro il 21 dicembre del 2023 e secondo quanto ascoltato dai carabinieri del Ros avrebbero discusso presumibilmente di Maria Letizia Di Liberti, Dirigente Generale – Dipartimento della Famiglia e delle Politiche Sociali- dell’Assessorato della famiglia, delle politiche sociali e del lavoro, che nella serata di ieri è stata sospesa dall’incarico su decisione della giunta del presidente della Regione, Renato Schifani.
Le telefonate di Cuffaro
Cuffaro avrebbe successivamente contattato la Di Liberti a proposito della “lunga assistenza”, le Rsa, ma la dirigente, nella tesi dei pm, avrebbe preso tempo, per cui l’ex presidente della Regione si sarebbe messo in contatto con Salvatore Iacolino, non indagato, dirigente per la Pianificazione strategica della Regione contestando gli “ingiustificabili ritardi” nel settore delle strutture sanitarie di tipo privato le cosiddette “lunga assistenza”. Questo dimostrerebbe per i pm il suo interesse per l’imprenditore amico ma poi c’è un incontro importante avvenuto secondo i carabinieri del Ros nel marzo del 2024 nella casa di Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Ars. Cuffaro avrebbe trattato l’apertura e il trasferimento di strutture sanitarie nei comuni di Raffadali ed Enna, menzionando l’imprenditore amico, “che avrebbe dovuto incontrare, in merito, Zappia Mario Carmelo” scrivono i magistrati riferendosi al direttore generale dell’Asp di Enna.