L’aggressione a Calascibetta, l’amarezza della famiglia ennese per il silenzio del Comune

L’inchiesta della Procura di Enna sulla brutale e vile aggressione ai danni di un 17enne ennese per mano di un branco avvenuta l’8 settembre scorso a Calascibetta non è affatto chiusa.

L’amarezza dei parenti della vittima

Anzi, c’è stata l’emissione di una misura cautelare ai danni di un 26enne, accusato di aver preso parte al pestaggio ma filtra amarezza nella famiglia della vittima per il silenzio da parte dell’amministrazione comunale di Calascibetta che non si è ancora espressa sulla vicenda.

Il dibattito stroncato in Consiglio comunale

In realtà, nelle settimane scorse era stato chiesto dal gruppo Patto civico per Calascibetta un Consiglio comunale per discutere di quel pestaggio ma la maggioranza, forte dei suoi numeri, ha preferito congelare la questione.

La denuncia dell’arciprete

Dell’aggressione ha parlato, e con toni vibranti, l’arciprete di Calascibetta Maurizio Nicastro che ha denunciato l’indifferenza a Calascibetta. “Ritengo che la nostra comunità abbia una serie difficoltà a comprendere l’enorme malessere sociale in cui versano i nostri ragazzi con la complicità di genitori smarriti. Se già una tragedia senza ritorno si stava consumando, adesso ne intravedo un’altra: la totale indifferenza” si legge in una lettera di don Nicastro nei giorni successivi all’esplosione del caso.