Enna al voto, Fiammetta apre alla società civile e stronca i “professionisti della politica”

 Per sostenere la candidatura di Filippo Fiammetta alla carica di Sindaco della città di Enna, il “Coordinamento civico PER ENNA”, a tale scopo costituito nei giorni scorsi, presenterà l’iniziativa progettuale alle ore 18 di mercoledì 10 dicembre a “Sala Cerere”. In direzione di tale evento elettorale abbiamo posto alcune domande al candidato.

Cosa la spinge a candidarsi a Sindaco della città?

Potrebbe sembrare un luogo comune, dire che è l’amore per la mia, la nostra città, a spingermi in questa candidatura: ma non lo è! Da troppi anni assistiamo, tutti noi all’immobilismo amministrativo nella gestione della città. Troppe fondamentali questioni non affrontate che mettono in gioco concretamente l’esistenza della nostra “comunità” Da qui l’urgenza/emergenza di dare concrete risposte alla città.

A pochi mesi dalle elezioni, lei è ancora l’unico candidato ad avere ufficializzato la candidatura. Perchè?

Perché i “professionisti della politica” sono confusi e intrappolati dai noti veti incrociati. Noi, invece, siamo liberi di parlare direttamente, e senza intermediazione dei partiti, con i cittadini, perché li riteniamo artefici e protagonisti del presente e del futuro di questo nostro territorio: dico nostro proprio perché ci appartiene e dobbiamo riappropriarcene.

Perchè i cittadini ennesi dovrebbero sposare questo progetto?

Perché tanti cittadini, come noi, hanno già sposato l’esigenza e l’indifferibilità di un vero cambiamento. Perché è un progetto innovativo con la partecipazione diretta di tutti i cittadini ennesi; perché tutti INSIEME desideriamo riprogettare l’avvenire della nostra città con idee ed esigenze che desideriamo raccogliere ed accogliere nel nostro programma.

Avete una visione della città su cui state lavorando?

Abbiamo, intanto, una visione concreta, dettagliata e chiara dei problemi che bisogna affrontare per risollevare dal decadimento la nostra città ma ne conosciamo pure le vocazionalità e le potenzialità che ancora può esprimere, nel contesto locale, provinciale e regionale. Noi pensiamo che bisogna partire dalla valorizzazione delle vocazionalità che esprime il nostro territorio, non ultima la centralità rispetto al contesto regionale ed il ruolo di capoluogo provinciale. Avremo modo di parlarne domani a Sala Cerere.

Per un progetto così ambizioso necessitano tanti professionisti alcuni dei quali potrebbero essere proposti come Assessori….

Ovviamente per essere concreti nella realizzazione dei cambiamenti mirati alla vita della città occorrono tante professionalità e qualità in grado di attivare le varie soluzioni alle problematiche già esistenti da troppi anni nel nostro territorio. Ciò non vuol dire anticipare l’idea di una scalata al potere come è successo per molti anni, bensì una disponibilità di competenze e di esperienze poste a servizio dei cittadini.

Ovviamente state lavorando anche sulla composizione della lista o delle liste per il consiglio comunale….

Certamente! Ma ciò avverrà tramite un coinvolgimento diretto di quei cittadini ennesi che desiderano dare il proprio contributo, ma soprattutto il loro consenso per il “cambiamento”, con coraggio, onestà intellettuale e passione per il benessere comune. Insomma, vogliamo tornare al concetto di comunità di persone, di essere umani, di gente pensante, che si riappropria con pienezza del proprio essere cittadino insieme a tutti gli altri concittadini.

Nel volantino dell’iniziativa di Sala Cerere parlate di “cerchio magico” dal quale prendere le distanze. Vi riferite all’Amministrazione uscente?

Assolutamente no! Noi non siamo “contro” nessuno, noi ci siamo. Noi siamo “PER Enna” e per gli ennesi. Il cerchio magico a cui si fa riferimento deve essere inteso nel senso del vecchio, vecchissimo modello, di fare politica dove non valgono i valori della competenza, del sacrifico, dell’uguaglianza, della voglia di fare, ma vale il solo valore dell’appartenenza ad una fazione: accordi presi dall’alto, accordi sottobanco, vuoti di contenuti e pieni di aspettative di gestione del potere. Non c’è alcun potere da gestire, ma molte cose da fare!

Guardate con simpatia a qualche gruppo politico, anche nella prospettiva di un ballottaggio?

La nostra simpatia va solamente nella direzione delle idee ed esigenze che i cittadini ennesi vorranno esprimere con coraggio e passione. Siamo un gruppo apartitico che non si inquadra in correnti politiche tradizionali, ma che vuole esprimere la voce della gente e le esigenze del territorio.