Fiamma olimpica a Enna, i Pro Pal annunciano la protesta: “Striscioni e bandiere lungo il percorso”
Enna-Cronaca - 15/12/2025
Il Movimento Pro Pal, che si batte per i diritti dei palestinesi, starebbe organizzando una protesta prevista nella giornata di domani quando ad Enna ci sarà il passaggio della fiamma olimpica in vista dei Giochi invernali Milano-Cortina 2026. Sui social, stanno circolando indiscrezioni sulla manifestazione centrata contro la partecipazione di Israele all’evento internazionale.
Il percorso della fiamma olimpica
Il 16 dicembre la fiaccola olimpica attraverserà Enna partendo da via Sant’Agata alle 12:50, con un itinerario che toccherà piazza Vittorio Emanuele, piazza Garibaldi, via Roma e altri punti del centro cittadino, con arrivo previsto intorno alle 13:30 nei pressi dello stadio Gaeta in piazza Murgano. Il percorso è stato reso noto dalle autorità locali e la cittadinanza è invitata ad assistere al passaggio della torcia nel cuore della città.
La nota dei Pro Pal
“Il 16 dicembre la fiaccola olimpica attraverserà – si legge in un post – Enna partendo da via Sant’Agata alle 12:50 raggiungendo la zona dello stadio intorno alle 13:30. Mobilitiamoci lungo il percorso: portiamo cartelli, bandiere e striscioni per fermare questa scia di sangue, esponiamoli dalle finestre e balconi. Non possiamo permettere che lo sport venga usato per mascherare l’oppressione”.
Il passaggio della Fiamma olimpica nella città siciliana è parte del lungo “viaggio” della torcia attraverso l’Italia, che toccherà diverse città e regioni prima di giungere a Milano per la cerimonia d’apertura dei Giochi il 6 febbraio 2026.
Le proteste
Accanto alla mobilitazione annunciata per Enna, in diverse città italiane si sono svolte o programmate proteste legate alla partecipazione di Israele alle Olimpiadi o collegate più in generale alla guerra in Gaza:
A Pisa, durante il passaggio della fiaccola olimpica il 12 dicembre è stata registrata una contestazione con slogan e striscioni in “Piazza Gaza”, promossa da gruppi locali pro-Palestina che hanno chiesto che Israele sia escluso dai Giochi, denunciando quella partecipazione come “sportwashing” e “vergogna umanitaria”. I manifestanti avrebbero atteso la fiaccola con bandiere palestinesi e cori di protesta, prima che le forze dell’ordine intervenissero per motivi di ordine pubblico.