Personale part time al Comune, Dipietro e Vasapollo chiamano in causa la Regione

La vertenza sul personale part time e precario del Comune di Enna torna al centro del dibattito politico e istituzionale. Lo scorso 18 dicembre, nei locali comunali della sala Cerere, si è svolta un’assemblea indetta dalla UIL, che ha portato alla dichiarazione dello stato di agitazione di tutti i lavoratori part time e precari dell’ente.

La vicenda

Un confronto definito “importante” sia per i contenuti sia per le ricadute che la situazione rischia di avere sull’erogazione dei servizi pubblici. All’incontro ha preso parte anche l’assessore al Personale, Rosario Vasapollo, che ha ribadito con forza la necessità di un intervento strutturale da parte della Regione Siciliana e dell’intera deputazione regionale per porre fine a quella che viene definita una condizione di precarietà cronica negli enti locali.

Il tema, infatti, non è nuovo. Già nelle scorse settimane l’assessore Vasapollo si era appellato alla Regione, sottolineando come i Comuni non possano essere lasciati soli a gestire una problematica che ha origine normativa e finanziaria. «Il Comune – ha ricordato – nel 2019, da ente virtuoso, ha proceduto alle stabilizzazioni, ma oggi si trova a farsi carico dell’intero costo del personale per le quote che la Regione non eroga più».

Sulla stessa linea il sindaco di Enna, Maurizio Dipietro, che ha evidenziato le difficoltà crescenti dell’amministrazione comunale. «Dopo l’ampliamento dell’offerta dei servizi ai cittadini – ha dichiarato – con nuove strutture sportive, il potenziamento dell’offerta culturale attraverso musei e nuove aree espositive, oltre agli importanti interventi di ristrutturazione in corso al palazzo delle Benedettine e all’ex Mulino di piazza Coppola, diventa impossibile ipotizzare una seria programmazione senza certezze sul personale».

Il sindaco

Secondo il primo cittadino, l’attuale quadro finanziario impedisce di rendere pienamente fruibili questi spazi e di garantire continuità e qualità nei servizi, proprio a causa dell’insufficienza delle ore lavorative e della persistente precarietà contrattuale.

Il sindaco Dipietro ha inoltre espresso solidarietà ai lavoratori e sostegno all’iniziativa sindacale, auspicando che «durante i lavori d’aula la deputazione siciliana possa individuare la giusta soluzione alla problematica».

L’assessore Vasapollo

Un appello condiviso dall’assessore Vasapollo, che guarda alla prossima legge finanziaria come a un passaggio decisivo: «Occorre – ha sottolineato – che il Governo regionale e l’Assemblea trovino le risorse necessarie per aumentare le ore di tutto il personale precario dei Comuni, garantendo servizi adeguati ai cittadini e mettendo finalmente fine al precariato negli enti locali».

L’auspicio dell’amministrazione comunale e dei lavoratori è che, nelle ore cruciali della discussione sulla legge di bilancio regionale, la questione trovi una risposta concreta o, quantomeno, venga inserita con la dovuta attenzione nel cosiddetto “collegato” alla finanziaria, atteso per il prossimo mese di gennaio. Una risposta che, per Enna come per molti altri Comuni siciliani, rappresenta ormai una necessità non più rinviabile.