Bilancio partecipato, Campanile: “Procedure regolari, chi si è sentito raggirato denunci”
Enna-Cronaca - 30/12/2025
«Se qualcuno ritiene di essere stato raggirato o tratto in inganno o, peggio, che qualcuno abbia abusato della propria firma ha il dovere di sporgere denuncia alle competenti autorità perché sarebbe un atto gravissimo».
L’intervento dell’assessore al Bilancio
Lo afferma l’assessore al Bilancio del Comune di Enna, Rosalinda Campanile, intervenendo dopo la segnalazione di una lettrice che, in una lettera pubblicata da ViviEnna, ha evidenziato presunte anomalie riscontrate in occasione di una visita al Museo delle Confraternite per assistere alla rappresentazione del Presepe vivente.
Secondo quanto riportato dalla donna, in quella circostanza, le sarebbe stato sottoposto un documento da firmare per la scelta di un progetto, legato ai cosiddetti progetti di Bilancio partecipato, secondo modalità tutt’altro che trasparenti. Ha, inoltre, affermato che le sarebbe stato richiesto un biglietto di ingresso di 5 euro.
Il bilancio partecipato
Nel chiarire il contesto generale, l’assessore Campanile ricostruisce il funzionamento e l’iter del Bilancio partecipato, ricordando che si tratta di uno strumento di democrazia diretta che consente ai cittadini di proporre e votare progetti cui destinare una quota del bilancio comunale. Un meccanismo, precisa, disciplinato da specifiche disposizioni legislative regionali che obbligano i Comuni siciliani a destinare una percentuale delle somme trasferite dalla Regione a iniziative proposte direttamente dalla cittadinanza.
Campanile sottolinea come il Comune di Enna si sia distinto negli anni per il rispetto puntuale delle procedure e delle scadenze. «In netta controtendenza rispetto a diversi Comuni che sono stati sanzionati – afferma – Enna è stata indicata come uno degli enti più attenti nella gestione del Bilancio partecipato», come riportato anche dalla stampa regionale in più occasioni.
La delibera della giunta
Entrando nel dettaglio, l’assessore ricorda che il 29 ottobre la Giunta comunale ha approvato, con apposita delibera, l’avviso per la presentazione dei progetti, pubblicato tempestivamente sul sito istituzionale e diffuso ampiamente attraverso i canali social del Comune. L’efficacia della comunicazione, evidenzia Campanile, è dimostrata dal numero di proposte pervenute: undici, «il più alto degli ultimi anni», a fronte delle cinque del 2024, quattro del 2023, sei del 2022, sette del 2021 e cinque del 2020.
Il 3 dicembre si è quindi riunita una commissione di lavoro composta dai dirigenti delle diverse aree comunali, su impulso del segretario generale, che ha proceduto alla valutazione di fattibilità delle proposte, ammettendone nove alla fase successiva. Su questo passaggio Campanile è netta: «Si tratta di un atto di gestione, come qualunque altro procedimento amministrativo, affidato esclusivamente alla responsabilità degli uffici, senza alcuna possibilità di ingerenza da parte degli organi politici».
Le proposte ammesse
Il 19 dicembre la Giunta ha poi approvato il documento di partecipazione contenente le proposte ammesse alla votazione dei cittadini, anch’esso pubblicato tempestivamente sul sito del Comune e diffuso sui social. «Esprimo grande soddisfazione per la massiccia partecipazione di così tante associazioni – dichiara l’assessore – segno che il mondo associazionistico ennese è vivo e in ottimo stato di salute».
La raccolta delle preferenze
In merito alle polemiche emerse sulle modalità di raccolta delle preferenze, che secondo alcune ricostruzioni sarebbero avvenute anche in occasione di eventi pubblici, per strada o all’interno di esercizi commerciali, Campanile offre una lettura diversa. «Personalmente – afferma – mi sento di fare un plauso a tutte le associazioni e a coloro che, con encomiabile sforzo, hanno messo in campo ogni strumento per coinvolgere la città nel modo più ampio possibile».
“Non è una città morta”
L’assessore precisa comunque che spetterà agli uffici competenti verificare la validità, la completezza e la regolarità delle schede di manifestazione delle preferenze.
«Mi pare di capire che diverse centinaia di cittadini abbiano espresso il loro voto per uno dei nove progetti in campo – conclude Campanile – ed è un segnale incoraggiante. Dopo giorni in cui si legge di una città morta e in agonia, è un sollievo sapere che gli ennesi ci sono, sono vivi, partecipano, pensano e votano». Infine, l’assessore ricorda che il voto espresso riguarda un’idea progettuale che sarà realizzata dall’amministrazione comunale e non comporta automaticamente l’affidamento dell’intervento ai soggetti che hanno presentato la proposta.