Sicilia. Rifiuti, Fit Cisl “si rischia l’emergenza”
Enna-Cronaca - 30/11/2012
“La provincia di Palermo rischia di piombare in una nuova e drammatica emergenza igienico-sanitaria, da un lato le discariche chiudono i cancelli alle società d’ambito per via dei debiti degli Ato, dall’altro lato i lavoratori delle società d’ambito, senza retribuzioni da mesi, inizieranno presto a protestare. Ancora ad oggi, infatti, registriamo notizie per nulla rassicuranti sul pagamento degli stipendi per i dipendenti di Ato Palermo 1, Ato Palermo 2, Ato Palermo 4, Ato Palermo 5, tutti in arretrato di alcune mensilità”. A tracciare così il quadro della possibile emergenza rifiuti della provincia di Palermo è Francesco Ferrara Segretario Fit Cisl provinciale. “E’ ovvio – aggiunge Ferrara – che, se nei prossimi giorni le società d’ambito, e con loro i comuni che dovranno trasferire le risorse necessarie a pagare le retribuzioni , non ci daranno rassicurazioni circa il pagamento degli stipendi in tempi brevissimi, saremo costretti a proclamare lo stato di agitazione dei lavoratori di tutta la provincia di Palermo”. Ferrara incalza: “Non è ammissibile infatti che si continuino a reperire con facilità le somme necessarie per le discariche, i mezzi e il gasolio, mentre si presentano puntualmente difficoltà solo per pagare gli stipendi dei lavoratori, i quali nonostante tutto continuano fino ad oggi a garantire il decoro e la pulizia dei territori nei quali operano”. Il Segretario regionale della Fit Cisl Ambiente Dionisio Giordano conclude, ribadendo la richiesta del sindacato: “abbiamo già chiesto al Presidente Crocetta e all’assessore Marino un immediato tavolo di confronto sindacale, ci chiediamo a cosa serva annunciare che il servizio di gestione di rifiuti torna ai comuni quando in questo momento il rischio di emergenze-igienico sanitarie non riguarda solo la provincia di Palermo ma l’intero territorio regionale. I territori degli Ato Messina 1, Messina 2, Messina 4, Catania 1 , Catania 3, Catania 4, Catania 5, Agrigento 2, Enna 1, Caltanissetta 1, proprio in queste ore subiscono la consequenziale protesta dei lavoratori che in alcuni casi sono senza retribuzione da sette mesi. I tempi sono strettissimo. I tempi sono strettissimi, ricordiamo infatti, che al 31 dicembre l’intero sistema dei rifiuti verrà bloccato per via della liquidazione degli Ato prevista dalla riforma attualmente in vigore”.