Enna chiude il Consiglio provinciale. Consigliere La Porta: “finalmente finisce una lunga agonia”
Enna-Politica - 17/05/2013
Enna. Tra meno di un mese vanno a casa i Consiglieri provinciali per naturale scadenza. Il futuro è ancora nella “mente” del Presidente Crocetta. Ci siamo voluti soffermare a discutere con Salvo La Porta, leader storico della destra ennese, già sindaco di Leonforte, missino doc, confluito in AN e adesso nel PDL.
Conversazione molto franca ed interessante; ne proponiamo alcuni passaggi:
Redazione – Siamo agli sgoccioli… si chiude.
La Porta – Si. Finalmente finisce una lunga agonia.
R.- In che senso?
L.- Da anni siamo costretti ad operare in stato di emergenza. Il Consiglio Provinciale e (perché no?) l’ Amministrazione hanno dovuto vedersela con problemi enormi, che investono la sopravvivenza stessa del nostro territorio e di intere famiglie sull’orlo della disperazione; penso ai lavoratori della “Multiservizi”.
R.- Quali provvedimenti non condivide?
L.- Il commissariamento indiscriminato di qualsiasi realtà, che potesse richiamare alla identità stessa della Provincia. Penso alla Camera di Commercio, all’ ASI, all’ Associazione Industriali e a quanto altro poteva garantire dignità e rispetto ai nostri concittadini. Siamo stati vittime di uno scellerato patto tra una classe politica regionale impreparata e improvvida (che non si è fatta scrupolo di darci in pasto ad una esasperata opinione pubblica, additandoci come gli unici responsabili del possibile default siciliano) ed un presidente della Regione, che pensa soltanto ad un narcisistico bisogno di apparire in televisione ed alle dichiarazioni scoop.
R. – Per questo tante commissioni?
L.- Questa potevate proprio risparmiarvela. Alla favola delle commissioni non ci crede più nessuno. I compensi sono irrisori e, a volte come nel mio caso, contribuiscono ad alzare la soglia del reddito con le conseguenze che potete immaginare. Inoltre, proprio per mezzo delle commissioni siamo riusciti ad individuare risorse ed a proporre provvedimenti che potrebbero notevolmente contribuire ad alleviare la piaga della disoccupazione. Si pensi al lavoro svolto dalla II commissione sulla riscoperta degli antichi mestieri. Comunque, i verbali sono lì.
R.- Rimpianti?
L.- Non avere potuto salutare la costruzione di un nuovo edificio per il Liceo Classico di Leonforte
R. – Un consuntivo?
L. Positivo per l’opportunità che ho avuto di incontrare ed apprezzare tanti colleghi di tutti gli schieramenti e di lavorare serenamente con loro. Per il resto, meglio che sia finita.
R.- Per questo ha disertato le elezioni a sindaco di Leonforte?
L.- Nessuna diserzione. Io amo la mia gente e non l’abbandonerei mai. I ruoli, però, cambiano. Non posso fare sempre il generale. E’ il momento di fare il soldato semplice. Sono orgoglioso di essere leonfortese: Leonforte può contare su uomini e donne di ogni schieramento politico con una ricchezza di idee da fare invidia. Giovani e meno giovani si stanno scommettendo. I cittadini sapranno scegliere per il meglio. Anzi, sono certo che in cuor loro lo hanno già fatto!
R.- Lei ha già scelto?
L.- Ma che domande? Io sono iscritto al PdL, il mio partito appoggia la candidatura di Conoscenti, che io stimo e apprezzo. Traete le conclusioni del sillogismo.
R.- Le tragga lei?
L.- Ho scelto Conoscenti. É la conclusione più logica.