Enna. Fumata nera Consiglio provinciale su scala mobile

Enna. L’intervento del presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, provinciale sullo stato dell’arte del progetto della scala mobile che avrebbe dovuto collegare Enna Bassa ad Enna Alta non lascia speranze alcune. “ Non ci sono più i tempi tecnici per espletare la gara d’appalto il cui termine perentorio è il prossimo 30 dicembre”. Quindi fumata nera per la scala mobile, argomento principale di un consiglio provinciale molto distratto, riunitosi mercoledì pomeriggio, durante i lavori del quale sono stati ritirati i punti che riguardavano i debiti fuori bilancio perché, su proposta del consigliere Lorenzo Granata, mancava il parere dei revisori dei conti. Ad apertura dei lavori c’è stata l’audizione del dottor Giuseppe Barbagallo, veterinario dell’Asl 4, che ha fatto una lunga ed articolata relazione sul randagismo e sugli interventi da effettuare che competono esclusivamente ai comuni, mentre il consigliere Regalbuto, che aveva firmato la mozione, ha chiesto l’intervento di coordinamento della Provincia regionale, la istituzione di un tavolo tecnico ed anche la possibilità di un intervento finanziario. Approvata all’unanimità l’adesione all’associazione Siti Unisco con un impegno di spesa di venti mila euro da mettere in un capitolo specifico. Come ultimo argomento da trattare la scala mobile, partita da una mozione, presentata da Lorenzo Granta il 7 ottobre dello scorso anno, diventata poi ordine del giorno, ma che alla luce di quanto avvenuto mercoledì pomeriggio, rimane un confronto-scontro tra centrodestra e centrosinistra, non valutando quale potrebbe essere la soluzione ideale per non perdere i 30 milioni di euro di finanziamento e realizzare qualcosa di utile per il traffico cittadino, che manca di grandi parcheggi. Lorenzo Granata (Udc) ha ribadito il suo pensiero che la scala mobile potrebbe essere utile solo se si realizza un grande parcheggio nei pressi di villa Pisciotto e poi collegare questa base con piazza Garibaldi (Prefettura), praticamente un progetto ridotto a metà. Il Movimento per l’autonomia,attraverso l’assessore Filippo Faraci e il consigliere Michele Cimino ha ribadito la sua opposizione al progetto; Mario Alloro (PD) ha accusato amministrazione provinciale e maggioranza di opporsi perché l’idea, il progetto di massima, realizzato dalla facoltà di Ingegneria della Kore, i fondi sono stati reperiti grazie alle iniziative del centrosinistra ed ha accusato MpA di voler rinunziare al progetto per consentire al presidente della Regione Raffaele Lombardo di stornare i 30 milioni altrove. La notizia, che sulla scala mobile esiste già un progetto, ha sorpreso la maggior parte dei consiglieri e questo sorprende perché il progetto della scala mobile era stato presentato ufficialmente alla Kore dal professor Tesoriere, dall’allora presidente della Provincia regionale, Cataldo Salerno, dal sindaco Rino Agnello, e agli atti dovrebbe risultare anche il protocollo d’intesa che i due enti hanno firmato a suo tempo. Comunque alla fine sulla scala mobile non si è concluso niente ed è probabile che il progetto di areni e si perdono anche i 30 milioni di finanziamento, anche se ci sarebbe da valutare con attenzione la proposta di Lorenzo Granata di realizzare il collegamento tra villa Pisciotto e piazza Garibaldi.