Rifiuti/Enna. Si aspetta insediamento commissario ad acta
Enna-Cronaca - 22/06/2009
Enna. La nomina da parte del presidente dell’Agenzia regionale per i rifiuti, di un commissario ad acta per l’Ato Rifiuti di Enna, nella persona dell’ingegnere Guido Rubino, funzionario della stessa agenzia regionale, dovrebbe poter sbloccare una situazione di stallo che si è venuta a creare a causa della contrapposizione tra i sindaci di centro destra e quelli di centrosinistra, che del problema hanno una visione diverso, ma che del problema continuano a non interessarsi compiutamente, sperando nei miracoli. L’ingegnere Rubino, nella qualità di commissario ad acta, avrà il compito di verificare “le condizioni finanziarie ed individuare le soluzioni più idonee per garantire la continuità del servizio di raccolta e di smaltimento dei rifiuti solidi urbani”. E’ venuto, quindi, il momento decisivo per affrontare e risolvere un problema che si trascina ormai da troppo tempo. Il deficit, che hanno Ato Rifiuti e SiciliaAmbiente, la società consociata, responsabile del servizio di raccolta , è sicuramente di carattere finanziario e non economico; un deficit che condiziona il servizio di raccolta dei rifiuti solidi e della raccolta differenziata in provincia di Enna. Lo stesso, da una sommaria supervisione, si aggira intorno ai 35 milioni di euro, di cui 15 milioni circa per l’Ato Rifiuti e 20 milioni per Sicilia Ambiente. Ma è importante sottolineare che questo deficit è stato provocato, per la maggior parte, dal mancato pagamento da parte degli utenti delle bollette in segno di protesta per l’eccessiva entità delle stesse ed anche dall’evasione di tantissimi utenti, molti dei quali sono riconducibili ad uffici, banche, imprese. Dal 2006 ad oggi solo il 30 per cento degli utenti ha pagato le bollette per cui è sempre venuto a mancare un supporto finanziario che potesse consentire con una certa continuità di pagare i dipendenti delle due società e solo qualche contributo della Regione Siciliana o le anticipazioni dei sindaci dei 20 comuni, o in parte il pagamento di qualche anticipazione della Serit Sicilia hanno consentito il proseguimento del servizio. Allo stato attuale tutti i dipendenti hanno avuto pagato spettanze arretrate sino a marzo, ma, in questo momento, la società SiciliaAmbiente è priva del Consiglio di Amministrazione, perché il vecchio consiglio si è dimesso, mentre nell’Ato Rifiuti c’è una commissione di liquidazione, presieduto da Salvatore Ragonese, ex sindaco di Cerami. La situazione in provincia di Enna, dunque, è condizionata dallo scontro continuo tra i sindaci di centrodestra ed i sindaci di centrosinistra, che non riescono a trovare una linea comune per procedere al riassetto della società SiciliaAmbiente. I consigli comunali hanno presentato i piani economici comunali e da questi piani dovrebbe venir fuori la tariffa da applicare al 2008, quindi invitare gli utenti, in base a questa tariffa di pagare le bollette non solo del 2008 ma anche degli anni precedenti con possibilità concrete di recuperare il deficit economico.