Legambiente Sicilia su “Palermo differenzia”

Legambiente Sicilia accoglie con soddisfazione e stupore il progetto “Palermo differenzia” presentato dal ministro Prestigiacomo, che va a colmare l’assenza di una gestione integrata dei rifiuti le cui responsabilità ricadono sul Comune, sugli Ato e sull’Agenzia Regionale per i Rifiuti e le Acque che avrebbe dovuto controllare e coordinare tali politiche.
La soddisfazione è dovuta al fatto che anche il Governo nazionale, che fino ad oggi aveva sostenuto l’inceneritore come soluzione prevalente per uscire dall’emergenza, ribalti l’ordine di priorità, puntando sulla raccolta differenziata.
Ancora più importante appare questo cambiamento d’indirizzo, visto che proprio il ministro Prestigiacomo qualche mese addietro aveva chiesto ed ottenuto la reintroduzione del Cip6, espressamente vietato dalla Comunità Europea, per consentire la costruzione dei quattro termovalorizzatori siciliani, non realizzabili e gestibili senza un aiuto dello Stato in quanto poco efficienti in rapporto ai costi da sostenere.
Resta lo stupore perché, nonostante questa inversione di tendenza, non si comprende che, con il raggiungimento delle percentuali di raccolta differenziata previste dalla legge ed auspicate dal ministro, verrà a mancare la spazzatura che dovrà alimentare i quattro grandi inceneritori, che a questo punto risulterebbero sovradimensionati rispetto all’ esigenza di chiudere il ciclo integrato dei rifiuti.
Per uscire dall’emergenza siciliana sono necessarie coerenza e serietà.
E’ necessario scegliere tra la raccolta differenziata ed il riuso delle materie, e forme surrettizie ed antieconomiche di smaltimento come l’incenerimento della gran parte dei rifiuti siciliani.

Teresa Campagna
Alessandra Ferraro