Centuripe. Gli indipendenti e la “giusta causa” del Sindaco

Centuripe. Informare la collettività. È questo l’obiettivo prioritario del gruppo degli Indipendenti, guidati dall’avvocato Pascal Bonomo, che sentono l’obbligo morale di far conoscere nei dettagli quanto accaduto e le improprie motivazioni che hanno causato la crisi politica a Centuripe. E lo hanno fatto attraverso un altro documento politico, il cui testo viene riportato di seguito
“Conoscere i risultati dei voti di preferenza riportati a Centuripe dai candidati del PD alle ultime elezioni del Parlamento Europeo del 6-7 Giugno 2009, forse potrà aiutare i cittadini a capire i veri motivi che hanno determinato la crisi:
Giovanni Barbagallo: 423 voti
Italo Tripi: 422 voti
Maria Flavia Timbro: 280 voti
I suddetti candidati erano sostenuti da tutti i dirigenti del PD locale.
È evidente che i risultati riportati dai candidati sono stati assai deludenti e al di sotto delle loro aspettative. Ciò ha scatenato l’ira di questi signori che, incuranti del segnale di protesta e insofferenza che i cittadini hanno voluto manifestare nei loro confronti, hanno repentinamente imposto al Sindaco l’azzeramento della giunta legittimata dagli elettori, con la falsa motivazione che il crollo elettorale era stato causato dal Gruppo degli Indipendenti, che aveva fatto campagna politica per il candidato del PDL Prof. Giovanni La Via.
Caro Sindaco, non si riesce a capire il perchè ti è stato imposto dal tuo partito, come tu sostieni, di revocare gli assessori del Gruppo Indipendente, accusandoli di tradimento, mentre tu che sei un esponente del PD e sei stato, assieme a noi, parte attiva in questa vicenda, non sei stato accusato di alto tradimento e, quindi, invitato a dimetterti dal tuo stesso partito?
E non solo. I cittadini devono sapere che eri talmente preso dalla giusta causa che, pur di ottenere il finanziamento per il ripristino della condotta d’irrigazione, il cui danneggiamento aveva messo in ginocchio le colture agrumicole del nostro territorio, saresti stato disposto ad andare dal Presidente della Regione, On. Raffaele Lombardo, già candidato al Parlamento Europeo.
Il conseguente sostegno elettorale che ne sarebbe derivato, qualora l’Onorevole avesse risolto il problema, avrebbe provocato il prevedibile risultato, prospettato da noi Indipendenti, di un terremoto politico locale, di cui tu eri disposto a correre tutti i rischi.
Noi Indipendenti rimaniamo sempre in attesa di un pubblico dibattito. Questo è un tuo obbligo morale nei confronti di tutta la cittadinanza e di Noi Indipendenti”.