Mazzarino. Agricoltori occupano la piazza principale

Anche a Mazzarino dilaga la protesta tra gli imprenditori agricoli che hanno costituito un comitato spontaneo che è stato ricevuto dal sindaco Vincenzo D’Asaro, nella mattinata di ieri, presso l’aula consiliare di palazzo di città. Hanno occupato, con i loro trattori, simbolicamente la piazza principale del paese.
“Vogliamo subito che la regione proclami lo stato di calamità- hanno ribadito gli agricoltori- stanchi ormai di ricevere assistenza, contributi a fondo perduto ed altro. Vogliamo solamente vivere dignitosamente”.
“Abbiamo i migliori prodotti in questa provincia ma non riusciamo a farli inserire adeguatamente nel mercato- ha affermato il sindaco Vincenzo D’Asaro- saremo con voi domani a Palermo a manifestare, perché si deve voltare pagina”.
“Posso assicurare che chiederò un consiglio straordinario sul problema dell’agricoltura- ha affermato il capogruppo provinciale dell’Udc, Gaetano Petralia – è inutile erogare contributi a fondo perduto ma un modo serio per venire incontro alle vostre esigenze è rappresentato dal fatto che gli enti pubblici possono concorrere nel pagamento degli interessi sui prestiti erogati dai vari istituti di credito”.
“Il problema dell’agricoltura non è cominciato ora a pian del Lago- ha affermato l’avv. Giuseppe Alessi, presidente di una Op (organizzazione produttori) che raggruppa le province di Ragusa, Enna, Caltanissetta- c’è una crisi strutturale di mercato aggravata da una crisi mondiale. Vi sono, ad esempio, tante sostanziose differenze nell’erogazione dei prestiti tra la provincia di Ragusa e quella di Caltanissetta; il tasso di interesse applicato non è lo stesso, perché? perché in quel territorio il sistema creditizio vuole aiutare gli agricoltori, si scommette in quel settore. D’altronde l’agricoltura era ed è l’unica risorsa del territorio siciliano e per tale ragione necessita di adeguati controlli alle frontiere altrimenti molti imprenditori saranno costretti a vendere le loro aziende perché la competitività passa attraverso la ristrutturazione aziendale. Abbiamo un’ultima occasione per risollevare le nostre sorti ed è rappresentata dall’utilizzo dei fondi del Psr 2007-2013”.