Piazza Armerina: azzeramento della giunta chiesto dai consiglieri di maggioranza

Piazza Armerina. La maggior parte dei politici che si trovano in parlamento, alla domanda cos’è il MES (meccanismo europeo di stabilità) o non risponde o risponde cambiando discorso, eppure è stato oggetto di articoli sui quotidiani, riunioni, accordi e quant’altro, ecco da chi siamo governati, da ignoranti strapagati. Se agli amministratori del comune di Piazza Armerina, si chiede “cos’è un dissesto?”, non lo sanno, lo hanno votato ma non ne conoscono gli adempimenti, la normativa e tutto ciò che si profila per una città con un ente in dissesto. La certezza del fatto che sconoscano tutto ciò, è dato da un atto, quale quello dell’azzeramento della giunta, richiesto con una nota firmata dai consiglieri di maggioranza. Oltre a sconoscere regole, normative, regolamenti, non conoscono le regole del fare politica con la P maiuscola, oltre a fregarsene anche delle varie disposizioni degli organi regionali. Siamo prossimi, per inadempimento contabile amministrativo, allo scioglimento del Consiglio comunale; il ragioniere capo, dimissionario, richiede la ratifica delle dimissioni; hanno votato un dissesto in piena pandemia; il ministero gli intima di deliberare i tributi entro trenta giorni dalla immediata esecutività della delibera di dissesto, pena il blocco dei trasferimenti… E di cosa si preoccupa la maggioranza ed il sindaco? Di verificare la maggioranza e di spartirsi la quinta poltrona. Ma qual è il buonsenso di questa amministrazione e della maggioranza? Lasciamo perdere la politica, non avrebbero mai saputo fare politica non sanno neanche cosa sia, tranne che usarla a proprio uso e consumo. A cosa ci porterà tutto questo? A questo punto, ventotto o non ventotto maggio, il sindaco farebbe bene a dimettersi. Se mai dovessero davvero nominare un quinto assessore, in pieno dissesto, l’atto così come sarà deliberato, allo stesso modo sarà inviato agli organi competenti. È veramente deplorevole tutto ciò. Da domani oltre ad avere un ente in dissesto, un ragioniere capo virtuale, una giunta inesistente ci sarà anche un sindaco, da solo, che dovrà, se mai ne avrà coraggio, fare un mea culpa grande quanto l’asteroide che dovrà sfiorare la terra in questi giorni. A quanto pare, avevano deciso di cambiare tutto, per far restare tutto, com’era prima, anzi, peggio, molto peggio……”peggissimo”… Purtroppo, tutto sempre studiato a tavolino… ormai li chiamano ” I cavalieri della tavola rotonda ed il re Artù”… e hanno pure il maggiordomo.

Anna Zagara