PD Enna: le scuole “Rodari” e “Fontanazza” sono salve, almeno per adesso

Enna. “Da notizie di questa mattina si evidenzia un netto passo indietro dell’amministrazione. Ce n’è voluto di tempo, ma prendiamo atto che la battaglia di merito su un servizio essenziale come, la qualità della proposta educativa delle future generazioni abbia avuto la meglio. Non rivendico risultati politici ma rivendico sicuramente un risultato sociale, che, se anche non completamente soddisfacente, ad oggi determina la non sospensione del servizio”. A comunicarlo il Segretario di Circolo del PD Enna Bassa, Francesco Rampello.
Sarà compito dell’opposizione e delle forze politiche, sensibili al tema, salvaguardare un percorso di garanzia del servizio. Infatti, nell’ottica del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la gestione, il rafforzamento e la garanzia della qualità dei servizi per l’infanzia rimane in capo al Comune. Non si capirebbe una scelta dello Stato in altra direzione.
Continua Rampello: Mi spiace continuare a leggere che un servizio così importante possa essere gestito come una mera posta di bilancio, continuano a sostenere che l’interruzione del servizio serve a “razionalizzare le risorse”, risorse di cui il Comune dispone, non si capirebbero altrimenti, solo per citarne alcune, incarichi legali di oltre 20.000 €, come se l’ente non avesse un ufficio legale, aumenti di incarichi, contributi ad associazioni, circa 5.000 €, per presentazione di libri, mostre di pittura e fotografia ecc, oppure, 12.000 € per la realizzazione di un’area espositiva artistico-storico-culturale di una confraternita, oltre al futuro nono assessore. I sopracitati valori sono consultabili nell’albo pretorio del Comune perché atti pubblici. Ogni singolo cittadino leggendo gli atti può farsi un’idea di come questa amministrazione intende impostare l’azione amministrativa. Ci sarebbero stati circa 50.000 € disponibili per la gestione di un servizio essenziale, in un periodo storico dove il turismo e le attività culturali sono obbligatoriamente inibite, concedere 17.000 € di contributi pare almeno fuori luogo se questi colpiscono servizi essenziali come quello educativo”.
Conclude il segretario PD che continueremo ad essere vigili e a porre la massima attenzione sull’azione amministrativa a garanzia dei cittadini.