Pietraperzia. Delegazione dal Vescovo per la parrocchia Madonna delle Grazie

PIETRAPERZIA. Una nutrita delegazione di parrocchiano della Madonna delle Grazie è andata dal vescovo Michele Pennisi per chiedere che la parrocchia non venga accorpata dalle due parrocchie maggiore: Chiesa Madre e Santa Maria di Gesù. Inoltre, hanno chiesto la nomina di un parroco o di un amministratore parrocchiale.
Il problema si è posto perché il parroco Don Pino Siciliano di anni 80 è rimasto invalido al servizio ministeriale a seguito di un intervento chirurgico. Don Pino si trova ospite nella RSA (Residenza Sanitaria Assistenziale) e segue con attenzione il cammino parrocchiale che in atto viene gestito da Don Nunzio Lavore, giovane prete di grande entusiasmo, che si è accattivato la simpatia dei parrocchiani e la parrocchia ha avuto un input positivo. Molti giovani si sono avvicinati alla parrocchia, dato l’entusiasmo emanato da padre Nunzio.
Il corposo gruppo che si è recato dal vescovo è stato coordinato dalla signora Rosa Carità, che è uno dei pilastri operativi della parrocchia e con generosità è impegnata nelle attività pastorali che lo zelante parroco don Pino Siciliano ha consolidato nei suoi 48 anni di parrocato; infatti fu nominato il tre marzo del 1962 dal vescovo Antonino Catarella.
Accolti in episcopio con molto affettuosità sono stati assicurati che la parrocchia non si chiude e che resterà in attività ed il parroco continuerà ad essere don Pino Siciliano. La gestione della parrocchia viene assicurata dal parroco Giuseppe Rabita, che gestisce una parrocchia di un migliaio di persone. Inoltre don Nunzio collaborerà sia alla Madonna della Grazie sia alla chiesa Madre.
In paese vi sono tre parrocchie ed effettivamente per i suoi settimina abitante sono troppe, considerando che Gela ha parrocchie superiore a diecimila abitanti. Il paese potrebbe essere gestito con una sola parrocchiale che favorirebbe una pastorale più organica e con risparmio di energie. Operano attivamente nel paese i seguenti preti: Giovanni Bongiovanni, Pino Carà, Giovanni Messina, Giuseppe Rabita e don Nunzio Lavore. Si trovano nella stato di invalidità Emanuele Cassarà e Pino Siciliano. Si tratta di sacerdoti anziani e l’unico giovani è Nunzio Lavore. Inoltre in paese sono spesso presenti Don Pietro Pisano e Don Giuseppe Di Stefano. Dopo l’incontro con il vescovo tra i parrocchiani è tornato il sereno ed monsignor Pennisi già ha fatto visita a don Pino Siciliano.
Giuseppe Carà