Enna. La sentenza del processo sul blocco dell’autostrada , che ha visto condanne, anche se lievi, nei confronti del senatore Mirello Crisafulli, dei deputati regionali Elio Galvagno e Salvatore Termine, del presidente della Kore, Cataldo Salerno, rei di avere operato un blocco dell’autostrada per affermate l’autonomia dell’Università Kore. In questa vicenda è intervenuto il professor Giacomo Mulè, preside della facoltà di Scienze economiche e sociali della Kore, il quale si è detto “addolorato nell’apprendere la notizia che 25 dei 39 imputati sono stati condannati, perché ritenuti colpevoli in primo grado di giudizio, di interruzione di pubblico servizio”. “Personalmente come cittadino e come studioso – scrive il professor Giacomo Mulè – avendo partecipato sin dall’inizio alla nascita ed allo sviluppo della sede universitaria, rimango con l’amaro in bocca nel constatare che quello che nelle intenzioni dei partecipanti voleva essere una manifestazione per sollecitare l’avvio di un’attività di alta cultura che sottrae dalla fuga del Mezzogiorno tanti giovani disposti a studiare nel cuore della Sicilia, venga interpretata come un atto di colpevole disordine sociale”. “Ricordo ancora – conclude il professor Mulè – che quel giorno (5 maggio 2005) mi trovavo a Palermo per i miei compiti di docente universitario, e mi rimane il rammarico di non avere potuto testimoniare con la mia presenza i miei sentimenti di condivisione per un’iniziativa che consideravo in cuor mio utile oltre che legittimo, protesa come era a testimoniare un’istanza di riscatto civile per la provincia di Enna, che ha tratto tanti benefici dalla istituzione e autonomia dell’Università Kore”.