Valguarnera, smantellamento Villa Comunale Nuova DC: violazione della nostra storia
Valguarnera - 13/03/2022
Valguarnera. Una lunga ed articolata lettera aperta, destinata alla cittadinanza ed al Consiglio Comunale, è stata inviata dal coordinamento locale della Nuova Democrazia Cristiana, rappresentata in Consiglio da Filippa Greco. Il tema, la scottante questione della Villa “Falcone-Borsellino”, che secondo il progetto dell’Amministrazione Comunale dovrebbe ben presto essere smantellata per diventare una piazza. I nuovi democristiani esprimono un chiaro “no” a questo progetto e chiedono a gran voce al Consiglio comunale di intervenire presso la Giunta per far sì che lo rivedano di sana pianta e se necessario, la convocazione di un consiglio straordinario con pubblico dibattito. Dal progetto, come è noto, il cui costo è di un milione di euro, è prevista la totale eliminazione della recinzione in ferro battuto, l’allargamento del marciapiede verso l’interno, la realizzazione di una scalinata a tre pedate per tutta la lunghezza del fronte stradale, l’eliminazione di tutte le piante all’interno dell’area interessata, ad eccezione di due piante di alto fusto, la ripavimentazione di tutta l’area con pietra lavica, l’installazione di 8 panchine con solo due aree giochi per bambini, il rifacimento della illuminazione. Nulla invece per tutta l’area sottostante. La gran parte del verde presente verrebbe eliminato, al loro posto solo delle micro aiuole lungo la scalinata. I neo DC dopo una disamina storica sulla Villa nata a metà degli anni ’50, per volontà dell’allora sindaco Enzo Sicilia, fanno una lunga disamina sulle opere che dovrebbero essere realizzate. “Le opere ipotizzate infatti- scrivono nella nota i DC- comportano non una rigenerazione urbana ma la totale modifica dell’Assetto urbanistico della Villa, per cui contestiamo la validità del progetto dal punto di vista socio- ambientale, tecnico, amministrativo ed idraulico. Ma su questo progetto- si interrogano- non sarebbe dovuta esprimersi, così come previsto per legge, la Sovrintendenza dei Beni Culturali ed Ambientali?” Le motivazioni che ci spingono a considerare il progetto dell’amministrazione una scelta scellerata- continuano- è prevalentemente in funzione della validità ambientale e sociale che risulta in totale antitesi a quanto il sindaco scrive nel suo programma elettorale. L’intervento previsto va ancor di più contro tutte le direttive in tema di ambiente, orientate ad aumentare le alberature urbane. Con la totale pavimentazione dell’area inoltre, in caso di forti piogge verrebbe meno la capacità di assorbimento naturale, con tutte le acque che verrebbero convogliate nei vialetti della parte inferiore, sino al cancello in prossimità della scuola Mazzini. Una seconda funzione che viene a mancare -rimarcano i DC- è quella di carattere socio-educativa, in considerazione del fatto che la Villa, protetta dalla recinzione, consente a tutte le mamme, in particolar modo nel periodo primavera-estate, di poter trascorrere momenti di relax con i loro bambini così come gli anziani”. Nel progetto, -come già detto, vengono segnalate numerose anomalie di carattere amministrativo, tecnico ed economico. “Esso –evidenziano- oltre ad essere esposto con una banale relazione tecnica, priva della descrizione dettagliata dello stato di fatto delle opere e degli impianti esistenti, è corredato esclusivamente dalle planimetrie generali e privo totalmente dei particolari costruttivi delle opere da realizzare. E’ proprio la mancanza di questi particolari che fa sorgere i dubbi della sua effettiva trasparenza degli elementi progettuali e delle voci di costo previsti nel progetto. Per cui la scarsità di elementi potrebbero indurre l’impresa appaltatrice a gestire l’esecuzione delle opere in maniera grossolana e non su direttive tecniche precise, con presunto utilizzo di somme a disposizione a propria discrezione personale.” Ed infine così concludono nella loro lunga relazione. “Siamo consapevoli che la Villa necessita di una vera riqualificazione senza trascurare gli aspetti socio- ambientali, ma salvaguardando i beni esistenti ancora ottimali come la recinzione perimetrale e tantissime altre cose ed intervenire anche sulla parte sottostante in maniera da renderla maggiormente fruibile”.
Rino Caltagirone