“Aree interne verso il declino”, Cna contesta piano del Governo

 “La nuova strategia per le aree interne è semplicemente inaccettabile e offensiva nei confronti di milioni di persone, della storia di tante comunità e dell’Italia dei Comuni”. Con queste parole il Presidente della CNA, Valentino Savoca, ha commentato il nuovo Piano Strategico pubblicato dal Dipartimento per le Politiche di Coesione e per il Sud. “Nel dichiarare che le aree del Sud devono essere accompagnate al declino, il Governo getta la maschera dopo decenni di politiche sbilanciate a favore delle aree metropolitane del Nord”.

Nel nuovo Piano Strategico, infatti, il Ministero ha classificato ben 42 aggregazioni di Comuni del Mezzogiorno nel gruppo più critico, denominato “Povertà dietro l’angolo”. All’interno delle azioni previste per questi territori, si parla esplicitamente di “obiettivo minimo” e, in particolare, di accompagnamento allo spopolamento.

“Può lo Stato dichiarare l’eutanasia per una parte così ampia del territorio nazionale e della sua popolazione? Può rinunciare ai principi costituzionali della sussidiarietà, dell’uguaglianza e della dignità sociale? – si chiede la CNA di Enna –. Riteniamo si tratti di un atto gravissimo, che cela un errore strategico ancora più profondo”.

“Le aree interne – prosegue la CNA – sono una risorsa per la crescita, non un problema da gestire. Sono territori dove può svilupparsi l’effetto convergenza, come dimostrano i recenti dati che segnalano nel Sud tassi di crescita superiori a quelli del Nord. Pensare di affrontare queste dinamiche con politiche difensive o, peggio, di accompagnamento al declino è miope e dannoso”.

“Che futuro può avere una nazione che sceglie di abbandonare il 60% del proprio territorio per concentrare 60 milioni di persone in una trentina di città?”

La CNA annuncia infine l’invio di una lettera aperta a tutte le Istituzioni, per chiedere un immediato cambio di rotta e fermare questo processo di istituzionalizzazione di aree considerate senza futuro.