Gestione idrica, Comitato punge Venezia, “cosa ha fatto contro i disservizi di AcquaEnna”?

Il Comitato Senz’acqua Enna torna sulla questione della gestione idrica e questa volta lancia un affondo al parlamentare regionale del Pd, Fabio Venezia, autore, in questi giorni, di duri attacchi al Governo regionale ed al coordinatore della Cabina di regia per l’emergenza idrica, Salvo Cocina, in merito ai prelievi dalla diga Ancipa per destinarli alla piana di Catania ed alla perdite dalla diga Olivo.

Le domande al deputato Ars Venezia

Il Comitato Senz’acqua Enna, nella sua analisi, si dice quasi sorpreso dell’interesse di Venezia per la “questione idrica” e per questo motivo rivolge delle domande allo stesso parlamentare.

“Quali iniziative ha intrapreso personalmente nei confronti di Acquaenna, società affidataria del servizio, per contestare i disservizi e chiedere il rispetto dei diritti degli utenti?” chiede il Comitato che, rivolgendosi al parlamentare, domanda “quali iniziative ha intrapreso personalmente nei confronti di Acquaenna, società affidataria del servizio, per contestare i disservizi e chiedere il rispetto dei diritti degli utenti?”

Il Comitato interroga il deputato Ars sui motivi per cui “non risulta alcun suo intervento pubblico o istituzionale di ferma condanna verso la gestione del servizio” e contestualmente lo invita a valutare “il ruolo dell’ATI che per legge ha il compito di vigilare e controllare il gestore del servizio”.

 “Onorevole, appare davvero incomprensibile come, a fronte di una situazione che Lei conosce bene anche per la Sua pregressa esperienza da  Sindaco, non vi sia stata una sua presa di posizione netta e concreta. Ci chiediamo: perché questo silenzio?” chiedono ancora gli esponenti del Comitato.

“La Vardera unico che ha raccolto nostre istanze”

Infine, il  Comitato Senz’Acqua Enna sostiene che l’unico esponente politico che ha raccolto “le nostre istanze e presentato un’interrogazione parlamentare sulle responsabilità di Acquaenna” è stato  Ismaele La Vardera.

“Se da parte Sua e delle istituzioni competenti non seguiranno prese di posizione chiare, non potremo che ritenere le attuali dichiarazioni di interesse sulla questione idrica come mera propaganda politica, priva di reale volontà di cambiamento” chiosa il Comitato che sostiene di essere in attesa di un riscontro da parte di Venezia.