I viaggi della speranza per le cure dei bambini, 3 sindaci all’Asp, “fare un centro a Leonforte”
Leonforte - 29/10/2025
Un centro di riabilitazione nel distretto sanitario di Agira da realizzarsi nel Comune di Leonforte. E’ la richiesta alla direzione generale dell’Asp di Enna da parte dei sindaci di Leonforte, Assoro e Nissoria, Piero Livolsi, Antonio Licciardo e Rosario Colianni, per via dei fortissimi disagi da parte di 60 famiglie, costrette a recarsi ogni giorno ad Enna, dove ci sono le uniche strutture convenzionate, AIAS e CSR, presso cui si svolgono le terapie ai pazienti bambini.
I viaggi della speranza
“Non si tratta, come noto, di semplici spostamenti – spiegano i sindaci – occasionali, ma di viaggi quotidiani, spesso effettuati per cinque giorni alla settimana, che costringono i bambini e le loro famiglie a lunghe ore in automobile, su strade dissestate e tortuose, con ripercussioni evidenti sul benessere psicofisico dei minori e sulla qualità della vita dei nuclei familiari”
Le difficoltà nel seguire le lezioni a scuola
Un anno fa, 45 famiglie hanno costituito a Leonforte un Comitato per sensibilizzare le amministrazioni locali sull’esigenza di disporre di centri vicini ai loro Comuni di residenza.
“Le famiglie dei tre comuni – si legge nella lettera dei tre sindaci alla direzione dell’Asp di Enna – segnalano non solo l’eccessiva distanza dai centri di riferimento, ma anche la rigidità degli orari di accesso alle terapie, limitate alle ore mattutine, rendendo impossibile ogni forma di conciliazione con le attività didattiche dei ragazzi e con la vita lavorativa dei genitori”.
Il pressing sull’Asp
I sindaci ritengono che in questo modo il diritto alla salute non è sufficientemente garantito per cui sollecitano l’Asp ad avviare “un tavolo tecnico di confronto con i centri di riabilitazione già operanti sul territorio, al fine di individuare le modalità più idonee per l’istituzione di un presidio riabilitativo nel territorio del Comune di Leonforte, che per dimensioni, centralità geografica e quantità di pazienti rappresenta la sede più idonea ad accogliere tale servizio”.