Valguarnera, al via i servizi di pubblica utilità per gli indigenti, si comincia con 2 beneficiari

Il Comune di Valguarnera annuncia interventi socio-assistenziali destinati a cittadini indigenti inseriti nel circuito penale. La sindaca, Francesca Draià, ha affermato che l’amministrazione, con una delibera, ha avviato  delle misure in linea con quanto discusso di recente in un incontro promosso dalla Cooperativa Golem e patrocinato dal Comune.

Le risorse a disposizione

Il servizio, nella fase iniziale, riguarderà due cittadini che saranno impiegati in attività di pubblica utilità per un periodo di tre mesi, prorogabili per ulteriori tre, come previsto dal regolamento comunale. Per questi primi beneficiari l’Ente metterà a disposizione complessivamente 4.800 euro per sei mesi, pari a 400 euro mensili per ciascun partecipante. Secondo quanto chiarito dalla sindaca, si tratta di interventi mirati a sostenere persone in condizioni di grave fragilità economica e sociale, favorendo percorsi di responsabilizzazione e reinserimento.

Le ragioni di queste misure

In ambito istituzionale, tali misure trovano fondamento nei principi sanciti dall’articolo 27 della Costituzione, che attribuisce alla pena una funzione rieducativa, nonché nelle linee di indirizzo del Ministero della Giustizia e dell’UEPE (Uffici di Esecuzione Penale Esterna), che promuovono l’impiego in lavori di pubblica utilità come strumento di inclusione, riduzione della recidiva e tutela della coesione sociale. Gli interventi socio-assistenziali, inoltre, rispondono agli obiettivi del sistema di welfare locale, che mira a prevenire l’emarginazione e a rafforzare il legame tra persona e comunità.

La sindaca

Nel provvedimento approvato, la sindaca di Valguarnera sottolinea che l’iniziativa rappresenta un primo step operativo, da sviluppare in sinergia con il settore dei servizi sociali e con le realtà territoriali impegnate nel sociale. Il sindaco, in una dichiarazione riportata agli atti, ha evidenziato che «non è sufficiente richiamare i valori dell’inclusione e della legalità: l’amministrazione ha il dovere di trasformarli in scelte amministrative concrete», rimarcando come il Comune intenda «sostenere percorsi di recupero sociale nel rispetto della dignità delle persone».