Miniera di Pasquasia: ci sarà la ripresa estrattiva?

Enna – Attivare una politica estrattiva razionale per 60 tonnellate annue, che consenta di far vivere la miniera di sali potassi di Pasquasia per altri 40 anni; possibilità di lavorare la petrolina (crema di petrolio), evitando di dare ogni anno 800 milioni di euro alla Germania; il sito può diventare un “termometro attivo per i terremoti”, mettere in sicurezza il sito e soprattutto bonificare tutta la zona, tenuto conto della presenza di grossi quantitativi di amianto degradato e, quindi, maggiormente pericoloso. Sono stati questi gli imput dati dal fisico nucleare, Fulvio Frisone, intervenuto nella riunione della terza commissione dell’Ars, presieduta da Salvino Caputo, avvenuta nella sala della giunta provinciale, presenti la dottoressa Interlandi, direttrice dell’assessorato regionale al Territorio ed Ambiente, il presidente della Provincia regionale, Giuseppe Monaco, il presidente della commissione provinciale su Pasquasia, Giuseppe Regalbuto, l’assessore provinciale all’Ambiente, Giuseppe Mattia. Salvino Caputo, nell’aprire i lavori, ha dichiarato apertamente e con concretezza che è possibile pensare ad una possibile ripresa estrattiva della miniera di sali potassici, tenuto conto del suo alto valore commerciale in campo mondiale, e la possibilità di utilizzare il magnesio, elemento importante nell’azienda aeronautica . “Stiamo valutando questa ipotesi che potrà diventare al più presto certezza di riprendere l’attività estrattiva – ha dichiarato l’onorevole Salvino Caputo – e, quindi, diventare, dopo un decennio di pausa, fattore importante per lo sviluppo socio-economico del Centro Sicilia,tenuto conto che i posti di lavoro sarebbero tanti. Mi chiedo perché, in questi anni, non si è pensato di riattivare le attività estrattive. Ma prima vogliamo puntare alla bonifica del sito, che registra la presenza di molto amianto e poi la messa di sicurezza di tutto il sito, tenuto conto dell’azione erosiva verificatasi nel corso di questi anni”. Subito dopo i componenti la terza commissione ha effettuato un sopralluogo all’esterno della miniera, anche se con qualche difficoltà perché i cancelli erano chiusi ed è stato necessario aspettare qualche ora prima che qualcuno del Distretto Minerario si portasse in zona per aprire i cancelli e consentire al gruppo di visitare la parte meno pericolosa della miniera. Il presidente della Provincia, Giuseppe Monaco, ha chiesto un intervento urgente per la bonifica del sito e nella creazione del distretto minierario, Enna ed il suo territorio dovranno avere una posizione privilegiata perché ha struttura e siti per farlo.