La provincia di Enna terra di conquista per eolico, fotovoltaico e biomasse

Enna. Sarà per gli incentivi finanziari previsti, sarà perché il territorio della provincia ha tutte le caratteristiche per essere un luogo privilegiato per l’installazione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, ma fa riflettere quella vasta schiera di sviluppatori – si chiamano proprio così – che vanno girando per i Comuni della provincia a proporre progetti per la costruzione di questo tipo d’impianti, che una volta realizzati molto probabilmente rivendono. Se da un lato tutto questo fatto può essere visto favorevolmente perché così si riduce l’utilizzo di fonti fossili come, il petrolio ed il carbone, per produrre energia elettrica, riducendo l’emissione di CO2 in atmosfera, dall’altro lato non si può non tenere conto degli effetti che può avere sul paesaggio l’installazione di questi impianti in quantità considerevoli. Agli sportelli unici per le attività produttive ed agli uffici tecnici dei Comuni della provincia di Enna stanno arrivando in quantità non trascurabili progetti per la costruzione di impianti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili: eolico, fotovoltaico e biomasse. L’autorizzazione a costruir questi impianti su terreni agricoli o che abbiano una potenza superiore ad 1 mega watt, è rilasciata dall’assessorato regionale all’energia mediante la conferenza di servizi. Più problematica è l’individuazione dell’autorità che deve rilasciare l’autorizzazione ad installare impianti fotovoltaici su serra per la produzione di energia elettrica. Molti sono convinti che, per la realizzazione di questo tipo di impianti, basti una semplice comunicazione di inizio di attività e che non occorrano autorizzazioni perché l’art. 6 della legge regionale n. 37 del 1985 non prevede alcuna autorizzazione, concessione o addirittura comunicazione per la costrizioni di serre. Questo è vero per le semplici serre che non siano stabilmente ancorate al suolo. Nel momento in cui è stabilmente ancorata al suolo tramite materiale come il cemento o altro, la serra si configura come una vera e propria costruzione che è soggetta al rilascio di concessione edilizia. E stiamo parlando ancora di serre che servono solo a proteggere le colture e non a produrre energia elettrica mediante pannelli fotovoltaici installati sul tetto della serra. Se poi ha una copertura fotovoltaica per la produzione di energia elettrica, la serra non può neppure essere considerata come un intervento produttivo in verde agricolo, previsto dall’art. 22 della legge regionale 71 del 1978, finalizzato alla lavorazione e trasformazione di prodotti agricoli o zootecnici o allo sfruttamento artigianale di risorse. La serra con tetto fotovoltaico è un impianto produttivo di energia elettrica la cui realizzazione può essere consentita, solo se il piano regolatore generale lo prevede. Se non lo prevede, la procedura per autorizzare la serra con copertura fotovoltaica per produrre energia elettrica da seguire è quella della variante al piano regolatore mediante la conferenza di servizi di cui si parla nell’articolo 12 del decreto legislativo 387 del 2003. E’, questa, la risposta che ha dato l’assessorato regionale territorio ed ambiente a quei cinque Comuni siciliani che hanno chiesto lumi su come comportarsi a proposito di questi impianti fotovoltaici su serra. La situazione non è cosi semplice come pensano gli sviluppatori, che vanno in giro per i Comuni dell’Ennese a presentare comunicazioni di installazione di serre con copertura fotovoltaica.

Silvano Privitera