Sicilia. CGIL: manovra governo non può esaurirsi con precari

Palermo, “Fatta la stabilizzazione dei precari, un atto dovuto, il governo regionale deve ora dare prova della volonta’ di cambiare direzione di marcia, evitando ad esempio sperperi come quelli dei cantieri di lavoro, che rischiano di creare inutili aspettative e di creare nuovo precariato”: lo ha detto Mariella Maggio, segretaria generale della Cgil Sicilia, al direttivo della confederazione. All’indomani della divulgazione dell’Avviso comune delle parti sociali all’esecutivo regionale, la segretaria della Cgil puntualizza che “la manovra del governo non puo’ certo esaurirsi con i precari: come parti sociali- ha sottolineato- attendiamo risposte su punti nodali sui quali continueremo a incalzare ”. La Maggio si e’ detta preoccupata per un eventuale ricorso all’esercizio provvisorio a valere sul bilancio 2011 che “di fatto- ha sostenuto- ipotecherebbe anche l’anno prossimo, rendendo impossibile qualunque riforma e qualunque investimento produttivo”. La segretaria della Cgil ha espresso soddisfazione per quanto elaborato congiuntamente dalle parti sociali. “Si e’finalmente aperto un percorso- ha sottolineato- per il quale abbiamo lavorato nel convincimento di volere andare a vedere le carte del Lombardo quater, di aprire dunque un dialogo e una fase di verifica delle intenzioni nell’interesse della Sicilia. Siamo soddisfatti del fatto che anche gli altri firmatari dell’avviso siano giunti alle nostre conclusioni e che i nostri contenuti siano ampiamente rappresentati”. Al governo Lombardo la Cgil torna dunque a sollecitare “un’operazione verita’sui conti e una manovra economica all’insegna del rigore”. “Solo il rigore e scelte nette sul recupero degli sprechi- ha sottolineato la Maggio-puo’ giustificare e rendere piu’ digeribili eventuali sacrifici”. Per la Cgil il governo deve comunque “ ridimensionare nettamente i tagli dei trasferimenti agli enti locali, che incidono pesantemente sulla spesa sociale”. Deve inoltre “recuperare risorse per gli investimenti e per le quote di compartecipazione dei programmi europei”. Sul fronte delle riforme l’esecutivo dovra’ pensare subito a “ nuovi piani per l’energia e i rifiuti e alla risistemazione della formazione professionale, garantendo in questo percorso i lavoratori”. “Energia e rifiuti- ha affermato- sono due settori cruciali sui quali si deve investire. Per quanto riguarda la formazione professionale- ha aggiunto- non siamo tra quelli che vogliono a tutti i costi difendere un sistema indifendibile. Continueremo a chiedere garanzie per i lavoratori ma e’ arrivato il momento di ricondurre la formazione alla sua vera missione”.