Villarosa. Libro su “Vocaboli del Vernacolo di Bellarrosa”

Il fascino e l’antica tradizione del vernacolo villarosano rivive tra le pagine del libro “Vocaboli del Vernacolo di Bellarrosa” del prof. Santo Palmeri presentato, ieri, alla bibblioteca comunale. Una iniziativa promossa dall’Amministrazione comunale ed organizzata dalla responsabile della bibblioteca, Graziella Cassaro, che si propone, come ha sottolineato il sindaco, Gabriele Zaffora, “di promuovere il recupero e la conservazione delle tradizioni culturali e sociali della storia del popolo villarosano”. A curare la prefazione dell’opera è stato il prof. Luigi Di Franco, presidente dell’Associazione culturale “Bellarrosa Terra Amurusa”, che ”ha osservato come il lessico rispecchia l’ambiente socio-culturale da cui è originato e corrisponde alle esigenze espressive di coloro che ne sono artefici e divulgatori”. “Il linguaggio con cui un popolo parla –ha detto Di Franco- esprime la realtà sociale e diventa, nel tempo, il mezzo di espressione dei ruoli e delle relazioni fra gli abitanti di un territorio. La raccolta di vocaboli realizzata dal prof. Santo Palmeri costituisce una fonte preziosa di documentazione della memoria popolare e della cultura socio-linguistica della gente di Villarosa”. Il prof. Di Franco ha, altresì, richiamato “la pregevole opera artistica del villarosano Vincenzo De Simone il quale, in tutta la sua poetica, ha utilizzato il “vernacolo” popolare villarosano”. “Ne è prova –ha commentato Di Franco- che, il De Simone, era il punto di riferimento di un cenacolo di poeti dialettali villarosani formato da persone di tutte le estrazioni sociali ( contadini, artigiani, zolfatai,…)”. Nel suo breve intervento il prof. Palmeri ha, invece, raccontato che “la raccolta dei vocaboli è nata per un fatto personale ed affettivo” nei confronti del padre, Michele Palmeri, il quale era membro del cenacolo dei poeti villarosani del De Simone. La manifestazione, alla quale ha ha partecipato un folto pubblico di cittadini, si è conclusa con l’esecuzione, da parte della maestra Pina Guarneri, di due temi musicali, dei compositori Ennio Morricone e Nino Rota.

Pietro Lisacchi