Barrafranca. Omicidio Marotta, reticenza non solo del titolare del bar chiuso per omertà

Barrafranca. Il bar Matrix di Giuseppe Cagarella, che su ordinanza del sindaco, dietro invito del comitato provinciale per l’ordine pubblico, dovrà rimanere chiuso per cinque giorni, adotterà il provvedimento di chiusura tra una settimana. Il provvedimento nasce per la reticenza avuta dal proprietario in occasione dell’omicidio dell’emigrante Maurizio Marotta di 32 anni e sul fatto che lo stesso per paura non ebbe ad avvertire i carabinieri della locale stazione, preferendo chiudere il locale e con i tre figli andare a casa. Il sindaco Angelo Ferrigno, in virtù delle decisioni prese dal comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica nella riunione tenuta a Barrafranca l’indomani del delitto, ha provveduto ad emettere l’ordinanza di chiusura, assolutamente irrisoria l’ammenda di 50 euro.
Giuseppe Zagarella, in un’intervista televisiva, ha detto della paura che ha avuto e dello sbaglio commesso a non chiamare il 112 per denunziare l’episodio avvenuto a poca distanza del bar; ha voluto attenzionare il fatto che ha avuto paura per l’incolumità dei tre figli.
“Già sono cose che fanno impressione e che dispiacciono a chiunque – ha dichiarato – pensate a tre figli di dodici, tre anni e un mese d’età. La prima cosa che ho fatto è stato chiudere il bar e pensare alla mia famiglia, ritornando a casa”.
Inoltre, ha dichiarato che dell’omicidio non ha visto nulla perché si trovava all’interno del bar ad accudire figli e clienti. Quello che continua a sorprendere è il fatto che un omicidio avvenuto davanti a tante persone non ha avuto una collaborazione da parte dei cittadini e gli investigatori hanno dovuto fare tutto nelle indagini senza poter avere indizi che potevano risultare importante per identificare l’omicida. Sorprende anche il fatto che il fratello Gaetano, ferito alla gamba di striscio abbia potuto dare scarse indicazioni sull’assassino e di avere detto agli investigatori di non sapere niente delle amicizie e delle frequentazioni del fratello sia a Colonia, dove viveva, e sia a Barrafranca.