Panico in via Itria a Piazza Armerina. Cavi scoperti e perdita tubo gas provocano scintille

Piazza Armerina. In attesa che in via Itria arrivano i milioni di euro, promessi e sbandierati ai quattro venti, la parte alta del quartiere Canali ha vissuto l’ennesimo dramma. Ancora una volta in primo piano la precarietà di un impianto elettrico obsoleto e pericoloso. Le scintille, provenienti da un groviglio di cavi, dilaniati dalla pioggia caduta ieri, e poggiati su un tubo di gas, da qui si perdeva una piccola quantità di metano, hanno provocato una fiammata che ha spaventato le famiglie che abitano nella parte alta della via Itria, dinanzi quello che è rimasto della Chiesa madre del quartiere Canali. A distanza di pochi giorni, ancora una volta, il quartiere dimenticato è al centro della cronaca per episodi che fin qui, per puro miracolo, non hanno provocato danno a cose e persone.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del locale distaccamento di Piazza Armerina, guidati dal caposquadra Filippo Cavolo, due volanti dei Carabinieri, diretti dal capitano Michele Cannizzaro e il Commissario della Polizia municipale della città, Maria Rosa Pascolato. Momenti di paura che sono cessati quando i Vigili del fuoco hanno interrotto la fuoriuscita di gas dal tubo malridotto.
“I problemi sono stati dovuti – commenta il caposquadra dei Vigili del fuoco Filippo Cavolo – da un impianto elettrico vecchio che cedendo si è poggiato su un tubo, anch’esso mal ridotto, di gas metano. Le scintille poi hanno provocato la fiammata che per fortuna non ha avuto una gettata pericolosa perché la quantità di metano che usciva dal tubo era minima”.
Sul posto è arrivata anche l’Enel che ha provveduto a mettere in sicurezza la zona. Diverse le famiglie che si sono riversate per strada terrorizzati che potesse accadere il peggio. “L’ulteriore prova che questa parte della città è stata abbandonata da tutti” questo il commento delle molte famiglie che sono fuggite da casa terrorizzate che poteva accadere qualcosa di terribile. Il presidente del Comitato di quartiere Canali, Salvatore Arena, appena informato dei fatti accaduti ha rilasciato una dura dichiarazione ponendo al centro dell’attenzione il problema della sicurezza: “I nostri amministratori, che governano la città, stanno comodi nelle loro case mentre avrebbero il dovere di garantire la sicurezza dei propri cittadini. Per esempio chiedendo all’Enel perché nel giro di pochi giorni si sono verificati due episodi che avrebbero potuto mettere a repentaglio la vita dei cittadini che abitano in quella zona. In secondo luogo, poiché la parte alta della via Itria e spesso frequentata da tecnici della Protezione civile non riusciamo a capire perché quest’ufficio non abbia mai sollecitato l’Enel o la Siciliana gas dei pericoli legati a impianti e tubi ormai obsoleti. Poiché tutti gli uffici o organi competenti giocano a scaricare le responsabilità ad altri facciamo appello al sindaco Nigrelli: piuttosto che fare conferenze stampe per sbandierare i milioni di euro finalizzati al recupero del quartiere Canali (sic!) di recarsi di persona in via Itria e rendersi conto dei pericoli cui è costretta a vivere la gente che non ha bisogno di sognare ma ciò che chiede è l’impegno e la sensibilità a risolvere i piccoli problemi”.

Guglielmo Bongiovanni