Piazza Armerina. Segretario PD Ranieri Ferrara su parcheggio piazza Falcone e Borsellino

Piazza Armerina. “Se c’è un solo vero e solido pilastro, sul quale far poggiare la ripresa del dialogo costruttivo tra il partito Democratico e l’amministrazione Nigrelli, per l’attuazione del programma di governo,  questa vicenda  del parcheggio di piazza Falcone e Borsellino è l’ultima vera e concreta occasione di confronto democratico nell’interesse della città”.

Così il segretario del PD Ranieri Ferrara sulle ultime vicende che rischiano di infiammare il dibattito politico locale.

“Ognuno può scegliere di lanciare parole tronfie sui quotidiani, che vanno gorgogliando e sparando a ventaglio la coda come i tacchini, ma per il bene vero di Piazza Armerina, spero vivamente che nella scelta  di riportare in Consiglio Comunale il  mutuo per il parcheggio in piazza Falcone e Borsellino prevalga,  per una volta, la ragion di stato e non la ragion di bottega. Personalmente non vorrei che il parcheggio fosse un pretesto per speculazioni che danneggerebbero la nostra città”.

“Ribadisco che un argomento così strategico deve essere trattato con lealtà e trasparenza da tutte le forze politiche cittadine, senza doppiogiochismi e tratta dei voti in consiglio comunale. Il PD sul mutuo si è già espresso una volta ed è pronto alla discussione con grande coraggio e senso di responsabilità. Ero a conoscenza che il finanziamento regionale non fosse perduto ma la mia posizione resta la stessa: ogni decisione va assunta nell’interesse generale di chi verrà dopo di noi, nei decenni a seguire e non guardando al proprio interesse  particolare”.

Conclude il suo pensiero Ranieri Ferrara:

“Nutro fondati sospetti che il progetto del parcheggio sia faraonico e, forse, non realizzabile, vecchio di decenni. La storiella delle parcelle è risibile. Perché non invitare i progettisti ad un confronto con le forze politiche locali per raccogliere i dubbi dei molti scettici ed apportare i correttivi per  renderlo davvero cantierabile. Inviterò  il sindaco a relazionare sullo stato dell’arte dell’opera in partito e poi democraticamente adotteremo le decisioni ritenute più giuste per la città“.