Rifiuti. I nomi dei politici e amministratori rinviati a giudizio e a cui la Procura di Enna chiede 22 mln di danno erariale

La Procura di Enna ha chiesto il rinvio a giudizio per 22 indagati, tra politici, amministratori comunali e componenti del Cda dell’Ato rifiuti tra il 2005 e il 2007. Le accuse, a vario titolo, sono di falso in bilancio, false scritture contabili, truffa aggravata ai danni della Regione siciliana, con un danno erariale complessivo di 22 milioni di euro. La truffa è contestata ai deputati nazionali e regionali che hanno composto il Cda che ottenne 9 milioni di euro dalla Regione: il senatore del Pd Mirello Crisafulli, il deputato nazionale del Pdl Ugo Grimaldi, i parlamentari regionali del Pd Elio Galvagno e Salvatore Termine, l’ex deputato regionale della Margherita Carmelo Tumino. Sono accusati di falso in bilancio e falsificazione di scritture contabili, invece, Serafino Cocuzza ex presidente dell’Ato rifiuti, poi nominato all’Ato idrico di Enna, Antonio Cammarata ex amministratore delegato dell’Ato, Piero Capizzi sindaco di Calascibetta; l’ex presidente dell’Asi Gaetano Rabbito; gli ex sindacio di Villarosa, Franco Costanza, di Barrafranca, Toto’ Marchi’, di Regalbuto, Nunzio Scornavacche, di Assoro, Giuseppe Assennato, di Nicosia, Giuseppe Castrogiovanni, di Piazza Armerina, Maurizio Prestifilippo, attuale presidente provinciale di Confcommercio; gli ex consiglieri d’amministrazione Calogero Centone, Giovanni Vitale, Francesco Santangelo; l’ex presidente dell’Ato ed ex sindaco di Cerami Salvatore Ragonese.


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