Piazza Armerina: Le vesti stracce di Mister Gonfielli

Calamaio, che carattere! Sempre corrosivo e irritante, ne sa una più del sindaco, era perfetto per fare l’assessore di Nigrelli. Peccato deve accontentarsi del ruolo di sgabello ad assessori come Ribilotta, Cimino, Grillo e Guccio: per lui questo deve essere il massimo della sofferenza. Come diplomatico di corte, Calamaio non vale granché, come attaccante, ricorda mister Gonfielli, l’elaborazione intellettuale è povera e pretenziosa.

E’ lui, l’attuale capogruppo del Pd, che motivò la sua contrarietà al parcheggio di piazza Falcone e Borsellino con il rapporto costi-benefici. Un’opera pubblica finanziata dallo Stato, che consentiva di raddoppiare le superfici, avere sempre la piazza libera, mantenendo il parcheggio: non si doveva fare! Non ne valeva la pena. Dopo la bocciatura, con il suo voto allora contrario alla volontà del sindaco, Calamaio dovrà spiegare alla città il vero perchè della sua inquietudine, se è vero che la bocciatura si è tradotta in un rilevante danno per il bilancio del comune. Si dovranno pagare, per un progetto che ormai ha il valore della carta igienica, le competenze dei progettisti. Sul rendiconto rimangono anni di lavoro per avere il progetto finito, missioni di amministratori e funzionari, le verifiche geognostiche dell’area, tutto pagato con i soldi dei contribuenti. Strana opinione del rapporto costi benefici.

Mister Gonfielli si è adirato di brutto, qualche sera addietro, quando in Consiglio comunale l’area di opposizione al sindaco ha bocciato la proposta di convenzione con il Parco della Villa Romana. Un accordo capestro che avrebbe generato solo oneri per il comune, senza averne alcun vantaggio. Nigrelli è un lupo solitario, è consapevole di non aver più la maggioranza in Consiglio comunale e tuttavia vuole fare di testa sua. Fosse bravo, pazienza! Ma bravo non è e i suoi legami di amicizia (o altro?) col direttore della Villa Romana, Guido Meli, lo avevano messo in condizione di sbagliare.

La città di Piazza Armerina è proprietaria di una cospicua porzione del territorio archeologico della Villa; sul demanio del comune insistono almeno due terzi del monumento. L’interesse di Piazza Armerina è di ottenere la proprietà dell’intero monumento e delle sue pertinenze. Per nessuna ragione, particelle già in nostro possesso, devono essere cedute a chicchessia. Inoltre, allo scopo di ottenere la proprietà dell’area commerciale, Nigrelli avrebbe accettato il declassamento della strada provinciale, con la conseguenza che tutti gli oneri di manutenzione ordinaria e straordinaria sarebbero passati in capo al comune.

Quei furbacchioni del presidente della Provincia Monaco e i suoi compagni, avrebbero ceduto al comune l’area commerciale e la strada provinciale n. 90, ma non l’area del parcheggio, per la quale si sono invece affrettati a organizzare in proprio un parcheggio a pagamento.

Per favorire questa stupida e dissennata operazione, inoltre, il sindaco avrebbe impegnato il comune a cedere il 50% dei proventi dell’affitto dei box commerciali al parco archeologico e mentre il restante 50% sarebbe stato ben poca cosa per garantire i lavori di manutenzione delle aree di competenza comunale. Un così bell’affare che Calamaio si è proprio stracciato le vesti, quando i consiglieri comunali, più esperti di lui, hanno sentito puzza di imbroglio e hanno bocciato senza esitazione la delibera.

Ora Nigrelli non sa che fare. La provincia assegnerà ai commercianti i box e il comune darà le autorizzazioni? Chissà, forse! Studiarsi le norme che regolano queste attività amministrative è un problema del sindaco. L’opposizione gli ha consigliato di essere più umile e di “consigliarsi” con i consiglieri, che d’altronde sono messi lì per questo.

Lo farà Nigrelli? Probabilmente no!

Facciano pure, tanto stanno portando alla rovina la città e per fortuna ne hanno ancora per poco.

Ma per favore non facciano le vittime, perché non li si sopporta più.

Calamaio si ricordi di quando anche lui, di tanto in tanto, manifestava contrarietà alle idee di Nigrelli e ritorni a pensare e ad agire con senso di responsabilità.

Altrimenti, tra Nigrelli e mister Gonfielli, povero comune nostro, che brutta prospettiva per i prossimi mesi.


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