Ad Agira l’assessore regionale all’agricoltura D’Antrassi

Agira. “I costi aumentano, i prodotti sottocosto. Quale futuro per il comparto agricolo?”: è questo il titolo di un convegno che si è svolto sabato mattina nell’aula consiliare del comune e che ha visto la presenza tra gli altri dell’assessore regionale all’agricoltura Elio D’Antrassi. Si è trattato di un faccia a faccia con gli agricoltori locali che qualche tempo fa hanno inscenato una protesta invadendo il paese con i loro trattori ed occupando per alcuni giorni il palazzo municipale. I problemi e le rivendicazioni messi sul tavolo sabato sono gli stessi che erano stati denunciati ad inizio febbraio: aumento del costo dei carburanti, aumento della pressione fiscale soprattutto a causa dell’introduzione dell’Imu sugli immobili rurali, scarsa redditività dei prodotti agricoli, mancanza di credito da parte delle banche, insostenibilità economica delle innovazioni e mancanza di infrastrutture viarie rurali adeguate. “Bisogna lavorare sulla redditività perché i soldi si possono trovare, non per niente l’anno scorso la Regione ha speso 35 milioni in più del previsto e quest’anno si prevede una spesa di 190 milioni – ha affermato l’assessore D’Antrassi – bisogna puntare all’innovazione di filiera, mettendo insieme e concentrando l’offerta, e all’innovazione di prodotto cercando di offrire qualcosa di diverso al consumatore. Il credito bancario privato è ripartito grazie alle polizze che garantiamo con l’Ismea e con l’Irfis – ha proseguito D’Antrassi – adesso si deve solo pensare a spendere bene le risorse”. Infine un cenno sulla viabilità: “con l’Esa abbiamo una serie di attività ma per la viabilità maggiore la competenza è nazionale e al momento purtroppo non ci sono fondi”. «Recentemente abbiamo vinto la prima battaglia grazie alla sinergia tra i tecnici degli assessorati regionali all’agricoltura e alla salute – afferma Salamone della Cia – infatti il latte ovino potrà essere prodotto, trasformato e commercializzato direttamente in azienda eliminando il monopolio degli assuntori. Restano però tante problematiche una su tutte l’aumento dei prezzi dei carburanti, infatti la Sicilia produce petrolio ma il 50% dei costi sono dovuti ad accise, quindi io la definisco un’estorsione da parte dello stato”. Sulla svalutazione dei prodotti Salamone ha invece denunciato: “i legislatori dell’UE si sono accordati con le multinazionali svantaggiando le nostre microimprese ma presto capiranno che la globalizzazione è un fallimento”.

Luca Capuano