Leonforte: Migliaia i curiosi al comizio di Beppe Grillo

Leonforte. E’ un lunedì sera febbricitante per Leonforte: alle 20.00 la piazza Branciforti comincia a popolarsi di gente, in attesa che abbia inizio il comizio del Movimento 5 stelle e soprattutto in attesa che arrivi Beppe Grillo, impegnato in un intenso tour elettorale in Sicilia a sostegno dei candidati del Movimento in vista delle amministrative.
E mentre alcuni esponenti locali spiegano con interventi appassionati e videoclip cosa rappresenti il Movimento e il costante ascolto e dialogo al quale intende prestarsi nei confronti dei cittadini; i leonfortesi, che hanno oramai gremito la piazza, si guardano intorno nervosi e incuriositi, forse pensano “Com’è Grillo di presenza? Cosa ci dirà? Avrà ragione? Ci farà ridere? O ci restituirà tanta amarezza con le sue denunce e le sue proteste? Ci parlerà di cose che ci riguardano? Sarà propositivo?”.
Ed eccolo finalmente esordire sul palco così: “Fatemi vedere la piazza. La maggior parte siete curiosi di vedere Grillo cosa dice, ma un cambiamento c’è, io lo vedo” e subito prende di petto alcune tematiche di portata regionale e nazionale, come la recente formazione di un governo di larghe intese “Siamo in un paese dove qualche mese fa è stato fatto un colpo di Stato. Si sono riunite tre persone e hanno deciso che dovevano fare un grande governo di larghe intese”, la mancata alleanza del M5S con il Pd di Bersani “Non c’è stata nessuna proposta del Pd di fare un’alleanza, non hanno neanche mai preso atto che noi esistiamo come Movimento5Stelle, a causa dell’indifferenza del partito verso le proposte del M5S come la legge sul conflitto d’interessi”. Salta fuori anche la polemica sulla rielezione del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e sulla proposta di un governo presidenziale di cui si parla tanto ultimamente. Rivendica pure un maggiore e reale controllo su quei politici ambiguamente affiliati a delle società che continuano a danneggiare il paese e a creare debito.
Mentre la Sicilia è l’inizio della rivoluzione “E’ nata qua la rivoluzione signori, ci siete in mezzo, volente o nolente è partita da qua e da qua deve continuare2, e l’orgoglio di aver portato dei risultati a casa c’è tutto: l’abolizione delle province, il microcredito alle piccole e piccolissime imprese grazie ai soldi che il M5S ha detratto dall’abbassamento dei propri stipendi. E sul patrimonio monumentale della Sicilia afferma “Vi state abituando al brutto. Ma voi siete la Sicilia. Scavate su un normanno, un greco, uno spagnolo. Avete la villa romana più grande del mondo”.
Grillo parla a ruota libera, rivela verità e inciuci di portata nazionale e internazionale, richiama i cittadini al concetto di comunità e solidarietà, fa pure ridere in tutto questo, ma non scandalizza, c’è una strana passività nel “pubblico”, come una sorta di cinismo che rende poco partecipativi e tieni lontani dalle illusioni. Forse c’è anche una delusione di fondo o un’attesa non realizzata o l’idea che il cambiamento etico debba partire dall’atteggiamento e dal comportamento del singolo applicato alla comunità.
Il comizio è reso amaramente ilare dalle provocazioni di Grillo verso le emittenti televisive e dal suo tentativo costante di volere oscurare alcune telecamere con dei cartelli, mentre sul palco sta un cartellone con scritto “Informazione italiana, 57° posto”.
Quando la parola passa al candidato sindaco leonfortese la folla comincia lentamente a scemarsi, la curiosità dei più si è dissolta, la stanchezza si fa sentire e gli interrogativi aumentano: Che mutamento subirà Leonforte? Cambierà ? Chi sarà realmente capace di farsi carico di questo onore ed onere?

Livia D’Alotto