Chiude la polisportiva S. Anna di Aidone

Aidone. Con una manifestazione pubblica, che si svolgerà ad agosto, restituirà i centinaia di cartellini, che finora ha gelosamente custodito con grande attenzione, ai giocatori che hanno militato nella polisportiva S. Anna, la prestigiosa società che ad Aidone tutti ancora ricordano con grande entusiasmo. Così Angelo Leanza, da una vita ai vertici della dirigenza della società, ha deciso di chiudere simpaticamente la sua passione per il pallone e la sua attenzione verso i giovani talenti del calcio aidonese. La polisportiva si costituì nel 1986, presso la chiesa S. Anna, per volere del parroco di allora don Antonino Calcagno Spataro.
«Allontanare con lo sport i giovani dalla droga e dalla strada» era lo scopo che il sacerdote si prefiggeva. Tra i fondatori del gruppo Polisportiva S. Anna: Maria Rita Scivoli, Anna Cannarozzo e Franca Pissiù. La polisportiva, nei primi empi, curò la formazione di una squadra femminile di pallavolo ma poi tutto l’interesse fu rivolto verso il calcio, che è lo sport senz’altro preferito. La polisportiva S. Anna infuocava gli animi dei tanti tifosi, con la scuola calcio, pulcini, esordienti, giovanissimi, allievi oltre la prima categoria, che per diversi anni si è fatta onore nei campionati dilettantistici attestandosi a livelli ottimali. Morto nel ’90 il parroco, Leanza prese le redini della società, in qualità di presidente. Sotto la sua gestione, allenatore Aldo Messina, il S. Anna, dalla terza categoria della stagione ‘92-‘93, passò, nel ‘93-‘94, alla seconda, per approdare nella stagione successiva alla prima categoria piazzandosi, per diversi campionati, tra il secondo e il terzo posto. Leanza ricorda come l’handicap di un campo non omologo, come quello del comunale S. Anna, dove giocava le partite la squadra aidonese, abbia impedito alla squadra di fare il salto di qualità e approdare alla promozione e quindi ai campionai semiprofessionisti. Leanza, che oggi è pure nonno, mantenne la carica fino al 2000, anno in cui decise di ritirasi dall’attività agonistica.
Angela Rita Palermo