Oasi Maria SS risponde a UIL Fpl: mistificazione della realtà

Troina. Non si chiude con una semplice “botta e risposta” la questione sollevata dall’Uil Fpl – Enna a proposito del rimborso fiscale, del rinnovo contrattuale del mancato pagamento ai circa 700 dipendenti dell’Irccs associazione dell’associazione Oasi Maria SS di mensilità pregresse e premio di produttività. Al comunicato con il quale l’Uil Fpl annunciava giorni fa lo stato di agitazione del personale dipendente dell’associazione Oasi, la direzione dell’istituto troinese rispondeva che stava mettendo in ordine i conti nell’interesse degli assistiti e in modo di garantire a tutti i dipendenti la conservazione del posto di lavoro. Che questi due obiettivi siano d’interesse preminente, lo pensa anche l’Uil-Flp che, però, in una nota diffusa ieri, manifesta il suo stupore per il fatto che la direzione dell’associazione Oasi “non considera preminente anche pagare le prestazioni lavorative ottenute”. All’Uil Fpl – Enna non è piaciuto per niente il comunicato dell’associazione Oasi Maria SS perché, a suo giudizio, “raggruppa alcune inesattezze con l’unico obiettivo di mistificare la realtà”. Ma qual è allora la realtà nuda e cruda? Per l’Uil-Flp la realtà è “che l’anno scorso i dipendenti hanno aggiunto un’ulteriore mensilità a quelle già pregresse e che dal 21 giugno quest’anno ad oggi hanno percepito una sola mensilità”. Il sindacato è consapevole delle difficoltà che l’associazione Oasi sta attraversando “nella difficile opera di risanamento”. Ed è per questo motivo che vuol chiarire che il suo obiettivo “non è fare la guerra all’amministrazione”. Tuttavia, leggiamo nel comunicato, l’Uil “non può esimersi dal constatare che, oggettivamente, in questo momento, si è di fronte ad un peggioramento delle condizioni dei lavoratori”. Nonostante tutto, dicono quelli dell’Uil, i dipendenti hanno assicurato agli assistiti le cure e non hanno creato disservizi “per correttezza morale, sacrificando anche le loro esigenze primarie”. Anche la Cisl Fp di Enna, l’altro sindacato presente all’interno dell’Oasi, prende posizione sulle questioni sollevate dall’Uil Fpl e annuncia che “in mancanza di risposte certe ed in tempi celeri provvederà attivare tutte le azioni ritenute opportune e doverose a tutela di tutti lavoratori che rappresenta”. La Cisl raccoglie adesioni non solo tra i 700 dipendenti dell’associazione Oasi Maia SS e dell’Irccs, ma anche tra i 120 dipendenti della società Oasi Maria SS srl, che avanzano 8 mensilità pregresse. Deve essere molto acuto il disagio dei dipendenti Oasi, se Cisl e Uil, che non hanno una concezione conflittuale delle relazioni sindacali, annunciano l’interruzione delle relazioni sindacali e lo stato di agitazione.

Silvano Privitera