Leonforte. Appello alle Istituzioni regionali: non trascurare classi meno abbienti

Leonforte. Con una lettera al Presidente della Regione, al Presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, all’Assessore Regionale del Lavoro, Previdenza Sociale, Formazione Professionale, Emigrazione ed Immigrazione e a tutti i sindaci della provincia di Enna e Caltanissetta; alle Organizzazioni Sindacali Provinciali di Enna e Caltanissetta  e al Prefetto di Enna; il Sindaco di Leonforte, Francesco Sinatra, esprime la necessità di  prestare  una maggiore attenzione alla  Legge Regionale 19 maggio 2005 n. 5 ed alla sua applicazione in quanto v’è una  grave situazione di disagio sociale del le comunità dell’entroterra, sia per la crisi economica ma anche per le difficoltà economico-burocratiche per dare continuità e sostegno finanziario ai Cantieri di Servizio di cui alla L. 5/2005.

Da più di due mesi infatti, si discute  su un eventuale variazione di bilancio regionale che possa impinguare il capitolo di spesa per dare  continuità ai cantieri in oggetto fino alla fine di quest’anno e di continuazione per il prossimo esercizio finanziario.

A tal proposito”, precisa il sindaco “Si sono succeduti incontri istituzionali con l’Assessore Bonafede che si ringrazia per la gentile disponibilità, ottenendo la promessa di una variazione di bilancio per l’esercizio in corso e la convocazione di un tavolo tecnico per discutere dei problemi gestionali, ma purtroppo ad oggi senza nessun seguito concreto. È opportuno ed estremamente urgente che le Istituzioni Regionali si adoperino concretamente, perché finalmente si possa addivenire e chiudere in maniera positiva la questione, dando serenità e tranquillità alle famiglie degli aventi diritto e delle comunità in cui vivono”.

Per questo il Sindaco invita il Presidente della Regione Siciliana e l’Ass. Reg. alla Famiglia e Lavoro a voler mettere in atto tutte le azioni opportune per l’impinguamento di bilancio e la liquidazione delle somme dovute nell’immediatezza ai beneficiari dei cantieri di servizio di cui alla L.R. 5/2005.

 Livia D’Alotto