Il gruppo consiliare del Megafono di Enna aspetta il nove dicembre

Il gruppo consiliare del Megafono, dopo il dibattito politico consumatosi in Consiglio giovedì, vuole portare a conoscenza dell’opinione pubblica la sua posizione politica. Al di là delle contrapposizioni nate subito dopo le amministrative, il gruppo del Megafono ha acquisito nel tempo una posizione di vigilanza critica ma costruttiva all’interno del Consiglio comunale e nello stesso tempo completamente coerente con le scelte e gli orientamenti del Pd nazionale e del centro sinistra. «Questa posizione – dichiara Giuseppe La Porta, capogruppo – ha portato il gruppo ad aderire fin dall’inizio alla proposta politica di Matteo Renzi per un Pd aperto, includente, plurale, democratico propositivo e coerente in termini di pensiero e azione. Oggi come l’anno scorso il gruppo si trova impegnato a sostenere Renzi nella stessa battaglia delle primarie nella speranza di una occasione di cambiamento per tutti i soggetti che a vario titolo ne sono coinvolti».
«Pur senza volere entrare nel merito personale di chi universalmente rappresenta il Pd ennese – prosegue La Porta – non c’è dubbio che oggi, a ben vedere, una certa titubanza nell’impegno del Pd locale si pone sia per la gestione non propria democratica del partito, per la non attuazione di processi democratici di decisione ma soprattutto per la non condivisione delle scelte politiche dell’amministrazione e del partito che la sostiene. L’effetto Renzi con il concetto della “rottamazione”, che non è certo un concetto negativo, ma semplicemente sancisce che un certo tempo e un certo modo di fare politica è finito, che bisogna ripartire con leader nuovi e soprattutto politiche nuove, che riescano a spazzare degenerazioni e incancrenimento che posizioni di potere prolungato hanno causato, è la soluzione che auspichiamo».
«Siamo altresì insoddisfatti – afferma La Porta – sul fatto che la spinta rinnovatrice del Megafono si è rivelata pur troppo “lenta” cioè non adeguata nei tempi alle dichiarazioni intenzionali del suo presidente di recente approdato fra l’altro nel gruppo del Pd. Questo oltre ad una azione amministrativa regionale non sempre puntuale e pensiamo alla ripubblicizzazione dell’acqua pubblica, alla troppa tempestiva e incompleta riforma delle provincie, all’ enorme e incomprensibile spoiling system delle nomine di sottogoverno e potremmo continuare, ha causato più di un motivo di insoddisfazione che sommate alle ultime dichiarazioni di Crocetta sull’appoggio a Cuperlo porta inesorabilmente a chiudere l’esperienza Megafono per arrivare alla giusta confluenza all’interno di un Pd rinnovato dal nuovo segretario Renzi».
«Naturalmente questa confluenza politica e di principio – conclude La Porta – non penso si possa risolvere in un impegno diretto nell’amministrazione della città in quanto troppo distanti dalla “visione “che aveva motivato il sostegno al sindaco Garofalo tre anni fa, né tanto meno si potrà tradurre nella corresponsabilità di scelte non condivise e non determinate. Di contro, dal 9 dicembre, si cercherà di contribuire alla realizzazione di politiche di gestione del territorio apportando sensibilità e modalità di intervento in coerenza con le linee ideali e programmatiche che vengono delineate per il nuovo Pd da Matteo Renzi e si spera recepite dal Pd locale».