Marchionne stacca lo stemma dalla Ferrari e se lo porta all’estero

ferrari cavallinoPotrebbe essere la prima di una serie di mosse che porteranno gli asset immateriali del gruppo Fiat al di fuori dei confini nazionali. Il gruppo del Lingotto ha deciso di conferire il marchio Ferrari a una nuova società, separandolo dalle attività di automotive. L’intento dell’operazione potrebbe essere quello di trasportare all’estero gli asset che generano utili, come marchi e i brevetti, facilmente trasferibili, e lasciare in Italia quelle che generano i costi, come le attività produttive.
Nel 2013 il simbolo del Cavallino rampante ha generato 100 milioni di euro di fatturato. L’operazione, secondo quanto anticipato da Radiocor, è stata chiusa nelle scorse settimane con il conferimento alla Newco Ferrari brand dell’intero ramo d’azienda legato al licensing e alla vendita di accessori.
Stando ai documenti ufficiali, l’obiettivo “è la creazione di maggior valore derivante dalla divisione delle attività automotive e brand caratterizzate per loro natura da una profonda diversità e da differenti drivers gestionali. Ciò anche alla luce della grande forza del marchio a livello mondiale: secondo Brand finance, quello del Cavallino rampante è quello più forte e riconoscibile a livello globale davanti a Google, Coca-cola, Pwc ed Hermes”.
Dal riassetto emergono inoltre numeri inediti legati allo sfruttamento del brand di Maranello: un segmento di business, che può contare su 64 contratti di licenza stipulati in tutto il mondo e 28 di franchising (anch’essi distribuiti nei cinque continenti). Stando alle stime del management, il ramo d’azienda dovrebbe chiudere il 2013 con un giro d’affari di 92,5 milioni, un margine operativo lordo di 52,4 milioni e un risultato netto pari a 50,8 milioni. Numeri di tutto rispetto, se si pensa che tutta la Ferrari nel 2012 aveva registrato un fatturato di 2,43 miliardi e utili netti di 244 milioni.

Da www.repubblica.it