Kore di Enna la “Trento del Sud”

L’Università della Sicilia centrale apre al Mediterraneo
competizione nella qualità
capacità dell’innovazione

KORE PUGLISI SALERNOKore cresce e si radica sempre più nel territorio siciliano ed in quello della Sicilia centrale in particolare. I dati commentati dal rettore dell’ateneo ennese Gianni Puglisi, parlano di un evidente riscontro numerico di iscrizioni provenienti da “aree del territorio siciliano che sino ad ora non sono state seguite adeguatamente dal sistema universitario”. Alla Kore ci si iscrive anche da Trapani, Palermo e Catania e da tutte le altre province siciliane. “Spostamenti non economicamente vantaggiosi – sottolinea Puglisi – dato che è un ateneo più costoso rispetto a quelli che si trovano più vicini. La Kore di Enna evidentemente da una qualità di contenuti e per attenzione per gli studenti e per i suoi bisogni”. Sono 960 i nuovi immatricolati all’università Kore di Enna contro gli 826 dello scorso anno.
Sui servizi agli studenti il rettore aggiunge”Qui si stanno creando dei servizi migliori, creeremo una biblioteca straordinaria ed offriremo servizi eccellenti. Probabilmente acquisiremo i locali del liceo linguistico oggi diventato statale. In questo caso creeremmo un piccolo campus sfruttando quell’area. Cerchiamo di rendere organico ed omogeneo il percorso formativo con il contesto in cui si svolge”. Da due anni e mezzo rettore dell’ateneo ennese Puglisi vede realizzarsi quanto da lui auspicato nel giorno dell’insediamento ovvero fare della Kore di Enna la Trento del Sud. È su questo dice “Non siamo di fronte alla quarta università siciliana. Siamo nella strada giusta per realizzare la Trento del Sud. Questo è un ateneo che fa la differenza per la sua identità molto radicata nella Sicilia centrale. Alle tante richieste di portare corsi o uffici della Kore nel cuore della città il rettore Puglisi risponde dicendo “Credo che la città di Enna si sia arricchita moltissimo grazie alla presenza della Kore. L’insediamento ad Enna bassa rappresenta il valore aggiunto a tutto questo. Enna bassa era una realtà scarsamente vitale che oggi invece è diventata competitiva, che si possa andare verso Enna alta non è una novità”.
“Il presidente della Kore, Cataldo Salerno specifica che però “si potrebbero portare soltanto uffici di rappresentanza e non laboratori o aule”. La Kore di Enna sta attualmente sostenendo una serie di importanti lavori tra la biblioteca ed il polo di ingegneria sulla statale per Caltanissetta. Chiarezza arriva sulla facoltà di medicina. Ad avere fatto richiesta dell’attivazione della facoltà non è la Kore di Enna, ma la nuova fondazione Proserpina che è distinta e separata da Kore. La richiesta di attivazione al momento è stata bocciata dal comitato dei rettori siciliani con voto differenziato del rettore della Kore. Apertura è arrivata, invece, dal mondo politico. Le commissioni formazione e sanità all’Ars hanno infatti dato parere positivo.
università kore ennaLa Kore di Enna è profondamente aperta al mediterraneo ed all’accoglienza degli studenti stranieri. La governance dell’ateneo sta infatti puntando con forza all’incentivazione delle presenze di studenti provenienti dai paesi che compongono il mediterraneo e non soltanto. Un’università dove la formazione si coniuga all’interculturalità come pratica quotidiana. In questo solco va letta la presenza all’interno dell’offerta formativa dell’università di Enna del corso di laurea in studi interculturali e relazioni internazionali, corsi di laurea presenti oltre ad Enna a Bergamo in sinergia con la Guardia di Finanza ed a Pisa d’intesa con la Marina Militare. Come spiega il rettore della Kore di Enna, Gianni Puglisi “questo corso di laurea può raccogliere gli studenti che vorranno perfezionarsi in un ambito che mostra una particolare importanza nel territorio siciliano data l’apertura nei confronti del mediterraneo dal punto di vista dello scambio culturale. E’un corso di laurea attrattivo anche per i giovani che fanno parte dell’area nord africana, dell’Oriente mediterraneo, del mondo mediorientale. Aprendo le nostre porte a loro potremmo allora realizzare dei veri percorsi di interculturalità”. Rimodulato per questo anno accademico prossimo all’inizio il corso di laurea in scienze della difesa e della sicurezza che da quest’anno diventa “diritti umani e sicurezza dei territori”. Una “riscrizione” necessaria spiega il rettore Puglisi “per dare risposte concrete attraverso la formazione di personale specializzato alle attuali esigenze che vengono dai fatti attuali. Problemi di diritto per chi arriva e di sicurezza per chi accoglie”. Il corso di laurea in Studi letterari e beni culturali sostituisce il corso di laurea in archeologia del mediterraneo “ampliando la formazione con l’inserimento della parte letteraria”. Come corsi di laurea nuovi scienze della formazione primaria e la nuova laurea magistrale in ingegneria civile. La Kore di Enna sostiene in diversi modi il percorso dei propri studenti. Per quanto riguarda gli aiuti economici aiuta gli studenti capaci e meritevoli in difficoltà economica ed incoraggia la mobilità internazionale privilegiando il merito. La Kore ha una serie di misure di sostegno degli studenti meritevoli tra cui “se studi e lavori con noi contribuisci alle tue spese”, “per il tuo futuro facciamo a metà” ancora misure basate prevalentemente sul reddito sono “ci facciamo carico dei tuoi interessi” e “se sei meritevole, hai meno problemi con l’Uke”.
Il Rettore Puglisi ha anche comunicato che attraverso la Fondazione Proserpina, ma sempre in collaborazione con la Kore, ha affidato all’ex ministro Francesco Rutelli l’incarico di studiare un piano di rivalutazione dell’area ennese, di Piazza Armerina e Morgantina e del calatino.
Infine, pure essendo la Sicilia l’unica regione che non riceve contributi per i dottorati di ricerca, la Kore di Enna dal prossimo anno accademico passa da 5 a 13 professori ordinari e da 24 a 42 i professori associati, 55 i professori di ruolo.


Tiaziana Tavella, giornalista e corrispondente del quotdiano “La Sicilia”

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