Malviventi prelevano con una gru il bancomat di Poste Italiane a Pietraperzia. Bottino 81mila €

Pietraperzia furto bancomat Poste ItalianePietraperzia. All’alba di oggi è stato trafugato il bancomat delle Poste Italiane, che si trovava nella facciata della filiale di via Tripoli; nonostante che a quattro metri nello stesso muro vi è una video camera che è in fase di decodificazione della scientifica dei Carabinieri. Questo bancomat è il quarto delle serie che viene rubato con la stessa tecnico e sempre all’alba del mattino. Per sventrare il bancomat si sono serviti di una gru potentissima “Iveco 189” rubata alla ditta “Edil Solurias” dei fratelli Chiolo che hanno la loro avviata azienda in contrada Pozzillo. La regia dell’assalto è stata di alta qualità; infatti in breve tempo hanno fatto il colpo; saranno stati almeno una diecina di persona. Come supporto hanno avuta una Daile bianca in cui hanno caricato il bancomat.

L’assalto del bancomat ha avuto questa dinamica: dopo aver segato in tempi record circa metri 3,50 di inferriata; subito entrava in azione il mastodontico ruspone che a colpo secco asportava il bancomat e lo caricava nel daile che partiva a gran velocità.

Tempestivo l’arrivo dei carabinieri, ma i ladri avevano messo a segno già il colpo.

La seconda scena è avvenuta in contrada Magazzinazzo, dove il bancomat veniva spostato in altra macchina che si dileguava, mentre il Daile veniva abbandonato dopo la salita di Magazzinazzo dove la strada si biforco per Pirito – Don Cola. Come usanza non ci sono testimonianze dell’evento; quindi nessuno ha visto niente nonostante che nella zona vi sono esercizi commerciali.

Pietraperzia furto bancomat Poste Italiane (2)La banda del bancomat in tutte e quattro i trafugamenti ha usato la stessa tecnica e la stessa dinamica. Si può parlare di valenti professionisti che hanno calcolato tutto nei minimi particolari

Si può parlare di poker di bancomat giacché sono quattro: in ordine d’assalto si ha: Banca San Michele nell’ottobre del 2013 e fruttò ventimila euro; un mese dopo alla banca Intesa, bottino 20 mila euro; Banca Unicredit febbraio 2014, fruttò diecimila euro e quest’ultimo la cui somma è di 81 mila euro. La Direzione delle poste specifica che le banconote sono state sicuramente rese inservibili dal sistema di “macchiatura” delle stesse, anche se, oramai, i malviventi li utilizzano per spacciarli presso le varie macchinette automatiche. E’ ovvio che dalle telecamere potrebbero emergere elementi di identificazione.


Giuseppe Carà