Si è ricostituito ad Enna l’osservatorio ennese sulla sanità

sanita diritto saluteEnna. Venerdi 4 dicembre u.s si è ricostituito l’Osservatorio ennese sulla sanità alla luce della recente competizione elettorale comunale che ha portato nel giugno scorso al rinnovo dell’Amministrazione e del Consiglio comunale.
L’Osservatorio è presieduto dal Presidente del Consiglio comunale Dott. Ezio De Rose, dai Consiglieri comunali Maurizio Bruno, Dante Ferrari, Emilia Lo Giudice e Giuseppe Savoca, dal Presidente del Tribunale dei diritti del malato Telesforo Lanzone, dagli esperti in sanità Dott.ri Totò Barbera e Nello Savoca.
L’Osservatorio, che nasce da un’antica e determinata idea del compianto Armando Mingrino già Primario del Reparto di Chirurgia Toracopolmonare di Enna, si muove in continuità con il lavoro svolto dal precedente Osservatorio ed ha il precipuo scopo di fare da tramite tra le Istituzioni e la cittadinanza auspicando di potere altresì stabilire un proficuo dialogo tra l’Ente Comune e chi ha la responsabilità di dirigere la sanità in provincia di Enna.
Oltre ai concreti e determinanti risultati conseguiti anche grazie all’attività ed alle pressioni del precedente Osservatorio quali il trasferimento del PPI presso il Pronto soccorso di Enna bassa, la tempestiva riparazione dell’aria condizionata, la riallocazione interna all’ospedale della fermata del bus e l’ulteriore apertura di parcheggi più razionalmente distribuiti, i componenti dell’Osservatorio mirano a garantire un attivo contributo ed a formulare suggerimenti che vadano nella direzione di una migliore allocazione delle risorse umane ed economiche attraverso la pedissequa applicazione di leggi e normative che, indipendentemente dal buon senso auspicato e che dovrebbe caratterizzare ogni sano e lungimirante amministratore, vadano nella direzione, oggi per molti versi disattesa, della gestione efficiente, efficace ed economica sebbene sia a tutti ben chiaro che “l’azienda sanità” non possa essere esclusivamente frutto di calcoli e sommatorie ragionieristiche.
Non è più il tempo delle sterili sacche di autoreferenzialità e/o dei campanilismi strumentali e fine a se stessi peraltro assai deleteri ( vedi recente delibera n°832 e note successive dell’Asp di Enna con la quale l’ospedale di Enna verrebbe privato di alcune figure professionali mediche allo scopo di garantire certo tipo di assistenza presso altro ospedale della provincia).
L’Osservatorio mira a mettere in mora tutto ciò che possa indebolire, mortificare o, peggio, depauperare l’Ospedale “Umberto I°” di Enna compromettendo in tal modo l’offerta sanitaria che, al contrario, fior di professionalità mediche e non, presenti all’interno del nosocomio ennese da tanti lustri, garantiscono in tutto il centro Sicilia.
L’Osservatorio vuole farsi portatore del cambiamento culturale che sta alla base di una seria e asettica riorganizzazione sanitaria in tutta la provincia di Enna e specificatamente all’”Umberto I°” che si ha al contrario la sensazione netta stia giorno dopo giorno diventando il capro espiatorio di improvvide decisioni verticistiche che poco o nulla hanno a che vedere con la normativa regionale e/o con il decreto Balduzzi.
Oggi la riorganizzazione sanitaria sopra auspicata deve necessariamente tener conto e soprattutto fare fronte al cambiamento del quadro epidemiologico il cui aspetto dirompente è la crescita della cronicità; chi oggi tarda a rifunzionalizzare strutture sanitarie verso la riabilitazione e la lungodegenza mantenendo al contrario in vita unità operative complesse che non sono, per mancanza di risorse e personale, in grado di garantire assistenza adeguata, commette un grave errore specie se lo stesso è irresponsabilmente frutto di autoreferenzialità e/o di scelte politiche egoistiche e tornacontiste.
In conclusione l’Osservatorio si attiverà pertanto sin da subito ed attraverso incontri settimanali per affrontare le seguenti criticità:
– allocazione delle risorse umane e tecnologiche che sia frutto di una razionale e lungimirante programmazione alla base della quale vi siano parametri e riscontri esclusivamente oggettivi: controllo di gestione, occupazione dei posti letto, peso DRG etc….
– reperimento di risorse aggiuntive come da art. 5, comma 9, lettera B, L.R. 5/09;
– lotta alla migrazione sanitaria che in provincia di Enna ha toccato punte elevatissime;
– piena attivazione di strutture territoriali e di percorsi per ospedalizzazione domiciliare in atto scarsamente e male funzionanti (costo degenza media circa 160 euro/die rispetto ai circa 600 euro di una giornata di degenza ospedaliera);
– case salute per la gestione dei cronici.
Su questi temi l’Osservatorio intende lavorare ed intenderebbe confrontarsi con il management ospedaliero e con la Città tutta che ha necessità di uscire, su tali temi, da un torpore quotidiano oramai troppo disarmante ed anacronistico.