Leonforte: Floriana Romano, ex Presidente Cc “Le mie dimissioni per favorire cambiamento e riflessione politica”

OLYMPUS DIGITAL CAMERALeonforte. Floriana Romano, presidente del Consiglio comunale leonfortese, si è dimessa. Ha già protocollato le dimissioni e ha dato comunicazione ai capi gruppo venerdì scorso, lunedì 29 febbraio motiverà la sua scelta in consiglio comunale. Martedì 23 febbraio anche il vice presidente del Consiglio comunale, Davide Barbera, si è dimesso. Cosa sta succedendo a Leonforte? Dopo un peregrinare incerto anche il comune tavachino si è arreso al dictat renziano, aumentando le bandierine del partito della nazione anche in quel di Trinacria? In due anni l’amministrazione Sinatra ha contato: defenestrazioni, dimissioni e vacatio perduranti, in due anni Renzi ha travolto e stravolto l’assetto dello Stivale annettendo i contro e gli anti e commissariando i non. Volevamo capirne di più e alla ex Presidente è stata rivolta qualche domanda.

Floriana Romano può un Presidente del Consiglio essere deposto, ob torto collo?
Io non parlerei di deposizione ma mi attengo a quanto prevede la legge e cioè il presidente può essere sfiduciato con una mozione di sfiducia votata dai 2/3 dei consiglieri per ragioni esclusivamente tecnico/formali, quindi possibile con una minoranza, ma inimmaginabili con l’attuale maggioranza. Il gruppo del Pd era di cinque prima dell’ingresso al Pd dei movimenti e ora è di 12. Se avessero voluto sfiduciarmi avrebbero potuto farlo prima.

E prima l’hanno fatto o meglio suggerito?
Mi è stato fatto notare che una neo-mamma avrebbe dovuto faticare molto, sacrificando momenti irripetibili e del resto per una politica assai maschile e maschilista gli spazi per una donna sono molto asfittici. Ma credo di aver dato dimostrazione di come si possa svolgere al meglio il proprio ruolo politico-istituzionale anche da mamma.

La politica paesana è spesso ludica e non disdegna stanze e campagne o no?
….
Perché queste dimissioni a metà mandato?
Perché la geografia nazionale e locale sta definendosi in maniera diversa, nuova, e io non voglio ostacolare un cambiamento locale che spero e mi auguro sarà positivo. Ho svolto con serietà il compito che mi è stato assegnato e anche dopo la nascita di mio figlio ho presieduto con costanza il Consiglio senza preferire e senza privilegiare. Oggi tutto pare mutare e la mia carica non deve essere considerata un arroccamento. Voglio spingere al nuovo assetto senza condizionamenti e aprioristici assegnamenti. Credo e spero che si possa procedere verso un più rassicurante orizzonte politico e se dapprincipio si deve partire e bene che si riveda tutto. Per questo le mie dimissioni hanno il senso di favorire un cambiamento e una riflessione politica ampia e profonda senza guardare la propria poltrona. Per me questa è politica.

Come ha reagito il partito? Il partito di prima non quello di ora?
Ha ascoltato e condiviso le ragioni politiche.

Non si è stracciato le vesti? Non l’ha supplicata?
Non ha ostacolato la scelta, condivisa anche nel documento che abbiamo presentato allo scorso consiglio comunale.

Nuove alleanze e nuovi equilibri dunque, nuovi cappelli anche?
No. Nuove opportunità che spero rinviino a un vecchio credo. Il renzismo rampante non è nuovo, è determinante, ma dovrebbe ricordarsi di rappresentare meglio i più che non hanno voce. Non sempre ho condiviso le posizioni del Rottamatore e di certo avrei voluto un esito diverso per le unioni civili. Speravo nell’adozione del registro per le coppie di fatto a Leonforte e non ho compreso il perché di quel rifiuto. La buona scuola poi…

E Carbone che fa intanto che Roma espugna ?
Il suo aspettare non giova al territorio ennese e quindi si dovrebbe convocare subito il congresso.

Cosa accadrà ora?
Ora che ho dimostrato che l’appartenenza non è spartizione e che fare politica vuol dire anche saper rinunciare, ora, continuerò a essere fattiva per il paese.

Rinuncerà alla tessera?
No. Voglio continuare a fare politica da tesserata del mio partito all’interno del quale ho sempre portato e porterò il mio punto di vista libero ed incondizionato.

Si candiderà alle prossime amministrative?
Non è un mio pensiero, per me è importante lavorare bene in questi anni, svolgere bene il mio ruolo, mettendomi in ascolto dei bisogni dei cittadini e sentire cosa sperano per il futuro.

Il paese verrà condizionato da questi malumori partitici?
Spero di no, il mio augurio è che il paese venga condizionato dalla buona politica. Comunque ci sarà il consiglio comunale, un’assemblea pubblica del PD e spero tante altre occasioni di dialogo tra cittadini, partiti e istituzioni.

Cosa succederà lunedì?
Lunedì il Consiglio comunale potrà di nuovo esprimersi sul Presidente del Consiglio. Spero che il senso delle istituzioni torni a essere pregnante e che lo stallo cessi dando nuovo slancio a un paese in crisi.

Gabriella Grasso