Troina: tangenti, estorsioni, abuso d’ufficio e riciclaggio. 27 i denunciati dalla GdF: tangenti per € 257.500

auto guardia finanza ennaLa Tenenza della Guardia di Finanza di Nicosia ha effettuato ampia attività di polizia giudiziaria finalizzata al contrasto dei reati contro la Pubblica Amministrazione, nonché alla repressione di fenomenologie estorsive e di riciclaggio di capitali nel cui ambito sono stati – tra l’altro – minuziosamente ricostruiti, anche mediante apposite investigazioni tecniche e bancarie, i flussi finanziari ascrivibili ad un Funzionario Direttivo dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Catania e ad una moltitudine di soggetti Troinesi a questo contigui, denunciati in ordine ad un’ampia gamma di reati.
In particolare, i Finanzieri del Comando Provinciale di Enna hanno deferito alla Locale Procura della Repubblica due cittadini troinesi – a vario titolo operanti nella filiera dei soggetti preposti all’assistenza delle aziende agricole richiedenti l’accesso alle contribuzioni comunitarie in agricoltura – in quanto ritenuti responsabili dei reati di concussione, estorsione ed autoriciclaggio.
Gli investigatori delle Fiamme Gialle della Tenenza di Nicosia, hanno minuziosamente ed analiticamente quantificato l’importo complessivamente richiesto dagli autori della condotta illegale ad una moltitudine di titolari di aziende agricole a titolo di tangente, complessivamente quantificata in circa 257.500 Euro a cavallo di varie annualità.
Questi, paventando agli ignari imprenditori la necessità di dover pagare somme aggiuntive per accedere ai contributi comunitari, hanno nel tempo richiesto il pagamento di “tangenti in denaro” contante ovvero utilizzando assegni bancari non intestati. I titoli di credito, privi di intestazione, venivano consegnati dai titolari delle aziende agricole a perfezionamento delle condotte concussive ed estorsive poste in essere dal Funzionario Direttivo dell’Ispettorato dell’Agricoltura di Catania e venivano, sistematicamente, versati su conti correnti ovvero su libretti postali intestati a parenti e soggetti a lui contigui, in modo da ostacolarne l’identificazione della relativa provenienza delittuosa. Pertanto, i finanzieri del Comando Provinciale di Enna, hanno denunciato anche ulteriori n. 7 (sette) soggetti responsabili del reato di riciclaggio, accuratamente delineato mediante una capillare azione di monitoraggio ed analisi dei relativi flussi finanziari, seguendo dunque le tracce dei profitti generati tramite la percezione di tangenti ed il perfezionamento di condotte estorsive, ricostruendone il percorso ed individuandone i reali mittenti e beneficiari. L’autore dell’illecito con la complicità di una sua assistente procedeva, al reimpiego nonché al trasferimento in attività economiche e finanziarie ovvero imprenditoriali del denaro proveniente dalla commissione dei reati di concussione ed estorsione al fine di ostacolarne l’accertamento dell’origine della provvista, ad esempio anche mediante il pagamento di forniture per la costruzione di una imponente villa risultata, tra l’altro, abusivamente edificata e posta sotto sequestro dagli stessi finanzieri nei mesi precedenti dal valore approssimativo pari ad Euro 200.000,00.
Ciò che ha maggiormente colpito le Fiamme Gialle è stata la volontà di molteplici titolari delle aziende agricole vittime delle condotte concussive ed estorsive di non fornire agli inquirenti alcuna informazione, in virtù di una verosimile sottoposizione ad una serie di taciti messaggi intimidatori da parte degli autori della condotta illegale. Per tale circostanza, i finanzieri hanno segnalato ulteriori n. 27 (ventisette) operatori economici operanti nel comparto agricolo risultati di ausilio agli autori della condotta illegale, nell’elusione delle investigazioni effettuate dalla Tenenza di Nicosia. A fronte di questi ultimi n. 27 (ventisette) soggetti, che hanno cercato in tutti i modi di ostacolare le indagini, ve ne sono stati molti altri che, nell’intento di liberarsi dalle reiterate richieste estorsive, hanno fornito una preziosa collaborazione alle Fiamme Gialle, comunicando importanti elementi informativi atti a far luce sulle vicende delittuose in essere.
Complessivamente, nel corso delle attività di polizia giudiziaria, i finanzieri hanno sottoposto ad accurata ricognizione contributi comunitari in agricoltura per un ammontare complessivo pari a 2.182.000 Euro deferendo n. 27 (ventisette) soggetti alla Procura della Repubblica di Enna per reati che variano dalla concussione, all’estorsione, al riciclaggio, al favoreggiamento personale ed all’autoriciclaggio, fattispecie di recente introduzione consistente nell’attività di occultamento dei proventi derivanti da crimini propri, ricostruendo un profitto complessivo dei reati pari a 330.000,00 Euro.
La lotta all’illegalità nelle Pubbliche Amministrazioni costituisce una priorità per la Guardia di Finanza, anche in virtù della rinnovata consapevolezza per cui la diffusione di fenomeni di corruzione e concussione costituisce un enorme ostacolo alla realizzazione del potenziale di crescita economica di un territorio, quale quello dell’entroterra siciliano, spesso vittima dell’infiltrazione delle consorterie criminali dedite a traffici delittuosi di ogni genere. Il contrasto a fenomenologie di riciclaggio, poi, ha consentito ai finanzieri di Nicosia di reprimere un massiccio fenomeno di inquinamento del circuito legale dell’economia troinese, con conseguente alterazione delle condizioni di concorrenza e compromissione della corretta allocazione e distribuzione di risorse pubbliche.
Nel complesso, di fondamentale importanza per l’individuazione del modus operandi criminale, è stato il monitoraggio dei flussi finanziari, aspetto che oramai caratterizza sempre con maggiore frequenza l’approccio investigativo della Guardia di Finanza nell’intento di addivenire all’individuazione e conseguente aggressione dei patrimoni illecitamente accumulati.


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