A19. Legambiente sulla chiusura viadotto Morello, traffico pesante passerà da Enna bassa

viadotto MorelloLeggiamo, come i tanti altri cittadini ennesi, della chiusura della A19 dallo svincolo di Caltanissetta a quello di Enna in direzione Palermo Catania per tutti i mezzi pesanti. L’ANAS, che gestisce l’autostrada, finalmente provvederà a sottoporre a manutenzione straordinaria il lunghissimo viadotto Morello con le sue 125 campate. Lo aspettavamo.
Di contro ci appare veramente strana la modalità con la quale si provvede a “notificare” la stessa chiusura, come se fosse semplice questione di minima deviazione.
Il traffico pesante, quindi autotreni e autoarticolati, verrà deviato direttamente dentro la città di Enna, da oggi, sino almeno a dicembre e poi per altrettanto tempo nell’altro senso, i grandi mezzi dovranno attraversare la città lungo l’asse Est-Ovest e quindi lungo le Vie Unità d’Italia, Via Leonardo Da Vinci, con la strozzatura della rotonda di Piazza Antonello da Messina.
Immaginiamo già la coda che si allunga per ognuno dei quattro assi viari, sia per le auto in attesa di immettersi nella rotonda da Pergusa che per i TIR in attesa di poter entrare in flusso provenendo da Ovest (da CL), sempre alla stessa rotonda.
Non sappiamo se e come il Sindaco sia stato avvisato della decisione presa dall’ANAS, non sappiamo se la stessa ANAS abbia convocato ad un tavolo gli enti coinvolti dalla decisione, sappiamo per certo che il prezzo che pagherà Enna sarà alto. Non solo un aumento vertiginoso del traffico ma anche un logorio enorme delle strade, un aumento altrettanto vertiginoso della pericolosità dell’asse viario interessato e degli inquinamenti acustici ed atmosferico.
Ci si dirà che non vi erano alternative, che non era possibile ritardare ulteriormente, in realtà non è così, dinanzi alla condanna di una città a sottostare per quasi un anno, sempre che tutto fili liscio, alla morsa di un traffico pesantissimo, l’alternativa sarebbe stata quella di deviare il tutto lungo la 117 bis sino a Ramata, sulla SP4 sino a Mulinello. L’ANAS avrebbe dovuto rimettere in condizioni di transitabilità la strada che, invece ha letteralmente abbandonato e aspettare la definitiva apertura del viadotto SP4.
Oggi nulla di tutto questo, oggi si procede alla condanna.
Legambiente chiede quindi al Sindaco:
a) Di intervenire immediatamente affinché sia vietata la sosta e la fermata ambo i lati in tutto il tratto che va dal Semaforo all’altezza della Via S. Mazza sino alla uscita dal centro abitato in contrada Baronessa;
b) Di attivare in grande urgenza delle centraline di rilevamento dell’inquinamento atmosferico con particolare attenzione per i particolati (PM10) e di rilevamento dell’inquinamento acustico, onde poter tempestivamente intervenire ad ogni possibile superamento delle soglie di legge, scongiurando così un impatto, altrimenti certo, sulla salute dei cittadini.
c) Di intervenire presso il Prefetto di Enna per assicurare una quanto più celere riapertura della SS 117 tra il bivio Benesiti ed il Bivio Ramata, unica strada di bypass del centro urbano e, quindi, unica possibilità di salvezza della cittadinanza dall’impatto del traffico pesante.
Legambiente, inoltre, chiede che venga valutata la eventualità di modificare anche i flussi di accesso alla cosiddetta rotonda di Piazza Antonello da Messina, pensata per condizioni urbane e, di certo, destinata ad intasarsi e a divenire pericolosissima per i pedoni.
Non si può trasformare il cuore di una città in una autostrada!

Comunicato stampa di Legambiente Circolo degli Erei, Enna